Battista (Prysmian): “Dall’Italia non ce ne andiamo”

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di Chiara Volontè ♦︎ A margine della quindicesima edizione degli M&A Award presso la sede di Assolombarda, il ceo dell’ex Pirelli cavi annuncia le prossime mosse dell’azienda

«Il mercato del Nord America rappresenta il 35% del nostro fatturato, ma per noi la parte più importante resta sempre l’Europa. Certo, l’export è vitale per noi, ma abbiamo deciso di non abbandonare l’Italia, o almeno finché ci sarò io alla guida del Gruppo. Questa è una regola che mi sono dato e che ho sempre perseguito: non sceglieremo un’altra sede, magari più “comoda” da un punto di vista fiscale. Sono italiano e orgoglioso di esserlo, e auspico che saremo in grado di dimostrare anche ai colleghi di altri paesi, che sappiamo fare tutto quello che sanno fare loro. È vero, in Italia c’è qualche handicap, per esempio siamo meno bravi nell’organizzazione e nel rigore, questa è una peculiarità nostrana che dobbiamo sicuramente migliorare, ma siamo molto bravi nell’innovazione, e questo è sicuramente un valore aggiunto. Inoltre, la percezione che le aziende estere hanno di noi è quella di un Paese ben controllato e regolare, anche se le crisi politiche e di sistema che possiamo avere instillano qualche dubbio nei nostri partner esteri. Ma siamo sempre attrattivi, soprattutto per la Cina, anche perché l’Italia può rappresentare un bel punto d’ingresso nella comunità economica europea».







È con queste parole che Valerio Battista, amministratore delegato di Prysmian (azienda italiana leader mondiale nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni e di fibre ottiche) ritira il premio come “migliore operazione Italia su Estero” durante la quindicesima edizione degli M&A Award presso la sede di Assolombarda, grazie all’operazione con General Cable, che dà vita alla più importante leadership globale di industria dei cavi.

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«Le operazioni di acquisizione e integrazione hanno sempre giocato un ruolo significativo nella storia della nostra realtà; è fondamentale essere veloci e decisi, non c’è tempo per le incertezze – prosegue Battista – Il mercato dei cavi è a crescita limitata, prospera dove c’è un aumento della popolazione, dunque oggi come oggi il nostro business è abbastanza difficile e di conseguenza bisogna guardare alla possibilità di svilupparsi attraverso acquisizioni. Questo è quello che stiamo facendo e presumo continueremo a farlo. Noi abbiamo dodici stabilimenti, un po’ per le acquisizioni e un po’ per il fatto che non conviene più di tanto concentrare troppo la capacità produttiva, perché il cavo si trasporta al massimo per un raggio di qualche migliaia di chilometri».

E per quanto riguarda questo primo trimestre 2019 «abbiamo aperto abbastanza bene. Mercoledì 17 avremo un cda molto importante, anche perché il titolo questi giorni ha sofferto per i problemi legati al collegamento WesterLink (collegamento in cavo tra la Scozia e il Galles). Questo è davvero un grosso progetto – conclude l’ad dell’ex Pirelli Cavi – sono 800 chilometri di cavo sotto il mare, e d’accordo con il cliente, abbiamo giocato il jolly di una nuova tecnologia. Ma i lavori sono stati temporaneamente interrotti a causa delle verifiche che sono state avviate in relazione a un problema verificatosi nella sezione terrestre del collegamento. Ma siamo positivi riguardo al proseguimento dei lavori».














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