Arrivano i manager dell’innovazione

di Chiara Volontè ♦︎ La Corte dei Conti pronta a dare l’ok al voucher che aiuterà le Pmi e le reti d’impresa nei progetti di trasformazione digitale

Una figura che guidi le aziende nella complicata transizione verso la nuova era del digitale, e che sia responsabile di nuovi servizi e processi in ottica Industria 4.0: si tratta dell’innovation manager, un professionista che è stato al centro di una norma della recente manovra finanziaria che ha stanziato 25 milioni di euro, firmata lo scorso mese e che ora è al vaglio della Corte dei Conti per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.







Il voucher è a fondo perduto e per essere concesso deve essere convalidato da progetti di trasformazione digitale che impiegano le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Inoltre, sono inclusi anche i programmi di ammodernamento degli asset gestionali e organizzativi della società, e in ultimo sono compresi anche gli interventi per l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Nello specifico, per le aziende sono stati previsti tre diversi sgravi: pari al 50% dei costi sostenuti entro i 40.000 euro per le micro e piccole imprese; nell’ordine del 30% dei costi affrontati entro 25.000 euro per le medie imprese; in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 80.000 euro per le reti d’impresa.

I contributi sono subordinati alla sottoscrizione di un contratto di servizio di consulenza tra le imprese o le reti beneficiarie e le società di consulenza o i manager qualificati, iscritti in un elenco istituito con apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Innovation manager: le aree di competenza

L’innovation manager presidierà tre grandi aree di intervento. La prima consiste nell’adozione delle tecnologie, in particolare big data e analytic, cloud, fog e quantum computing, cybersecurity, next production revolution, applicazioni cyber-fisico, prototipazione rapida, robotica, interfaccia uomo-macchina, stampa 3d e additive manufacturing, internet of thing e internet of everything. La seconda area di competenza riguarda processi e gestione interni e sul mercato, nello specifico integrazione e sviluppo di iniziative di digitalizzazione, digital marketing in senso lato, open innovation, organizzazione e metodologie per l’innovazione, organizzazione e change management, strategia aziendale. L’ultima area di intervento è relativa alle dinamiche del mercato finanziario, con particolare riguardo per ipo, finanziamenti di capitale di rischio indipendenti, alternativi e tradizionale.

Chi può beneficiare del voucher

Per ricevere il contributo, il decreto ministeriale stabilisce che le imprese richiedenti e le singole società appartenenti alle reti d’impresa non dovranno versare in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, e non devono essere sottoposte a procedure concorsuali; inoltre, le reti d’impresa devono essere realizzate da almeno tre società.

L’innovation manager deve soddisfare dei requisiti ben definiti. Per quanto riguarda le persone fisiche, la candidatura può avvenire se si è acquisito almeno uno dei seguenti titoli: sette anni d’esperienza di progetti nel perimetro di competenze illustrate; laurea magistrale in settori pertinenti alle competenze e almeno tre anni d’esperienza; master universitario di secondo livello e almeno un anno d’esperienza; dottorato di ricerca in materie scientifiche e ingegneristiche; essere accreditato o certificato negli elenchi dei manager dell’innovazione presso le Regioni, le Associazioni di rappresentanza dei Manager o Unioncamere o Associazioni datoriali.

Relativamente alle persone giuridiche, le aziende per iscriversi all’Elenco devono essere società di capitali fondate da almeno due anni e devono aver elaborato progetti operativi e di formazione nelle aree di competenza, oppure essere accreditati presso le associazioni che certificano le persone fisiche.














Articolo precedenteLa fabbrica delle Stelle sta per sbarcare a Piazza Affari
Articolo successivoUn Mondo Ex Machina ? Cinque brevi lezioni di filosofia dell’automazione






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui