Andreis: “Più super tecnici e nuove competenze meccatroniche per vincere le sfide di industria 4.0”

Sono oltre 122mila le imprese meccatroniche in Italia, pari al 28% del manifatturiero, con più di 1,5 milioni di addetti impiegati. Di queste, ben 34mila aziende si trovano in Lombardia per un totale di 432mila addetti (38% del manifatturiero), e facendo riferimento alla sola area di Milano, Monza e Brianza e Lodi se ne contano 12mila. Qui il comparto impiega 135mila lavoratori e l’incidenza sul manifatturiero è pari al 45%.

Sono alcuni dei dati resi noti  dal Presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda Diego Andreis, in occasione della giornata “I giorni della metalmeccanica”. L’iniziativa, promossa da Federmeccanica che ha presentato l’indagine congiunturale sull’industria metalmeccanica italiana, prevede il coinvolgimento in contemporanea di tutte le territoriali di Confindustria per illustrare l’andamento del compart a livello locale e i diversi progetti sostenuti e avviati dalle rispettive associazioni.







«La meccatronica rappresenta la colonna portante dell’economia italiana – ha detto Diego Andreis, Presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda, Vicepresidente Federmeccanica e Presidente CEEMET -. Basti pensare che a livello nazionale il comparto con circa 120 miliardi di valore aggiunto contribuisce per l’8% al PIL. Ecco perché la competitività del Paese deve passare attraverso azioni di sistema, a cominciare, per esempio, dalla creazione di modelli educativi che consentano di vincere le sfide della rivoluzione digitale e rispondere ai fabbisogni delle imprese, in cerca di profili tecnici e altamente specializzati. Va in questa direzione il corso ITS di Tecnico Superiore di tecnologie digitali per l’Industria, ideato dal Gruppo Meccatronici, nell’ambito del progetto strategico ItaliaMeccatronica, in collaborazione con il Gruppo ICT e Servizi alle Imprese di Assolombarda e alcune imprese tra le più rappresentative. Il corso coniuga competenze ICT a competenze di meccatronica. Una vera novità nel panorama dell’offerta formativa. Inoltre stiamo lavorando al primo Rapporto di Comunità della Meccatronica, con l’obiettivo di analizzare ed evidenziare l’impatto che le attività delle imprese del comparto generano sul territorio in cui operano».

Focus sulla Lombardia

L’industria metalmeccanica nazionale continua ad essere interessata da una fase espansiva. Un quadro che secondo le ultime elaborazione del Centro Studi di Assolombarda trova conferma anche a livello lombardo, dove la produzione manifatturiera delle aziende meccatroniche e l’export risultano positivi. Da un punto di vista settoriale, la dinamica tendenziale della produzione manifatturiera lombarda (I trim 2018 su I trim 2017) risulta positiva nei settori della Meccatronica. A fronte di una crescita dell’indice complessivo del +3,6%, la meccanica segna un +5,5%, la siderurgia +3,5% e i mezzi di trasporto +2,2%. A livello aggregato, la produzione manifatturiera in Lombardia apre il 2018 in aumento, segnando un +1,1% tra gennaio e marzo rispetto al quarto trimestre 2017 (già in sensibile accelerazione, con un +1,9%) e nel complesso del 2017 la crescita lombarda è stata del +3,7%, quasi tre volte quella del 2016 (+1,3%).

Per quanto riguarda l’export, quello meccatronico lombardo vale più di 64 miliardi di euro (di cui oltre 25 miliardi nell’area di Milano, Monza e Brianza, Lodi) con un peso del 30% sul totale export del comparto nazionale (215 mld) e del 14,5% sul totale export italiano (448 mld). Nel 2017 le vendite all’estero delle aziende meccatroniche della Lombardia sono cresciute del +6,8% (vs +5,8% di quelle cumulate di Milano, Lodi, Monza e Brianza).  E anche i singoli comparti hanno registrato tutti una crescita: +9,0% i metalli, +6,6% l’elettronica, +6,4% la meccanica, +5,5% l’automotive e +4,5% gli apparecchi elettrici. Non a caso la Lombardia è la prima regione italiana per export complessivo con oltre 120 miliardi di euro realizzati nel 2017.














Articolo precedenteAermacchi M-345: anche per le “Frecce Tricolori”?
Articolo successivoRockwell Automation: la produzione intelligente è la chiave per la trasformazione digitale






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui