Alleanza fra StMicroelectronics e IotSafe: nasce Safety Blue Box

digital iot

di Gaia Fiertler ♦  Nel Paese delle frane e dei terremoti, ecco come  l ‘IoT applicato all’ascensoristica può far risparmiare tempo e soldi per la manutenzione e  garantire maggior sicurezza.  Un prodotto-servizio  digitale per il monitoraggio e la diagnostica della stabilità degli edifici con elevatore. Per le proprietà immobiliari di privati, banche, assicurazioni e P.A.

IotSafe non è ancora sul mercato ed è già partner tecnologico di STMicroelectronics NV, il gruppo quotato italo-francese da 7,35 miliardi di dollari di fatturato, che nel 2000 nei laboratori di Agrate Brianza ha inventato i Mems, i sensori che hanno dato vita alla Wii di Nintendo nel 2004. Partirà infatti a dicembre lo sviluppo commerciale di Sacertis Buildings, newco in via di perfezionamento tra il Gruppo Sacertis, già legato a STm, e IoTty, società che, forte delle tecnologie e del know-how della prima e delle applicazioni Iot (Internet of Things) e  competenze gestionali della seconda, porterà sul mercato Safety Blue Box, un prodotto-servizio   digitale per il monitoraggio e la diagnostica della stabilità degli edifici con ascensore. Si tratta di tecnologie innovative applicate al mercato italiano, che ha un territorio per l’85% a rischio sismico,  sul quale insiste l’80% della popolazione (circa 47 milioni di persone) e  sul quale l’edificato consta  per la metà di stabili  residenziali costruiti tra il 1946 e il 1981, quindi precedenti alle norme antisismiche, per un totale di oltre 350mila unità sviluppate in verticale.

 







 

Il mercato potenziale di Safety Blue Box

 

«Il nostro business plan prevede di coprire una parte sostanziale del mercato nei prossimi cinque anni, rivolgendo le nostre soluzioni alle proprietà immobiliari di vario genere, tra cui anche banche e assicurazioni. Poi affronteremo la pubblica amministrazione», racconta Luca Sala, amministratore delegato di IoTty, che guiderà anche la newco Sacertis Buildings, che va ad aggiungersi alle società del Gruppo Sacertis.

 

 

L’entrata del Polo Tecnologico di Bergamo

 

Il caso IotSafe, start up innovativa del Polo per l’innovazione tecnologica di Bergamo

IotSafe è un esempio riuscito di start up innovativa, creata alla fine del 2015 e allevata nell’incubatore d’impresa di Bergamo Sviluppo – azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo – che si trova nel Polo per l’innovazione tecnologica della Provincia di Bergamo, un fertile hub localizzato tra il campus di ingegneria e il Gruppo Tenaris. La start up nasce con l’obiettivo di progettare e realizzare dispositivi IoT per l’Industria 4.0, ossia per la rilevazione di dati che, debitamente processati, restituiscano informazioni utili a prendere decisioni. Ne coglie il bisogno Luca Sala, all’epoca a capo di una rete di imprese impegnate su progetti targati Expo per la promozione smart del territorio. Sala  non trova nelle aziende associate persone capaci di sviluppare una piattaforma Iot; decide allora, assieme a un collega tecnologo, di creare la propria start up dedicata, sfruttando il concetto di Open source.

Da quel momento alla neonata IotSafe si presenta una buona occasione dietro l’altra. All’edizione 2016 di Smau vince il premio Lamarck come start up più promettente tra le 200 presenti e viene subito notata dall’imprenditore bergamasco Roberto Zappa, past president del Gruppo Sematic, azienda di ascensori italiana da 120 milioni di euro di fatturato e mille dipendenti, che era appena stato acquisito dal colosso tedesco Wittur. Zappa, presidente di Anie AssoAscensori e di recente di Ela, l’associazione europea degli ascensori, coglie il potenziale di IotSafe ed entra nel suo capitale, portando competenze, network ed esperienza. Trovano così forma le prime idee di applicazione della start up all’analisi e manutenzione degli ascensori. E l’evoluzione a seguire è  velocissima.

La forza della rete, la forza delle idee che si incontrano

Mentre si sta orientando su ascensori e vani ascensori, IotSafe incontra Sacertis Ingegneria (società già legata a  STMicroelectronics NV)  che si occupa del monitoraggio tramite sensoristica di ponti e gallerie  e  che vuole estendere questo servizio agli edifici residenziali. Sacertis Ingegneria è in fase di studio e ricerca e,  nell’incontro con IotSafe, trova la risposta che cercava su dove posizionare i sensori. Il tutto  si concretizza in un brevetto che vede il vano ascensore come protagonista:  attraversando verticalmente l’edificio, favorisce la raccolta di tutti quei segnali di anomalie, sottoforma di vibrazioni, che possono segnalare o far prevedere danni o cedimenti strutturali. Così il 24-25 ottobre prossimi il prodotto-servizio Safety Blue Box, frutto dell’integrazione di competenze tra Sacertis Ingegneria e IotSafe, verrà presentato a E2 Forum Milano Elevator+Escalator: Tecnologie in movimento per l’edificio intelligente, la mostra-convegno organizzata da Messe Frankfurt Italia e promossa da AnieAssoAscensori  ai Frigoriferi Milanesi. Due giorni di sessioni tecniche, incontri b2b e approfondimenti culturali per presentare l’evoluzione tecnologica che coinvolge una delle eccellenze dell’industria italiana, la costruzione di ascensori, che ha avuto un fatturato aggregato di oltre 2,4 miliardi di euro nel 2017 (+3,5% rispetto al 2016), di cui il 42% all’estero (+4,2% rispetto al 2016), con una quota sul commercio internazionale di oltre il 10%.

 

Ascensori: Italia e resto d’ Europa a confronto

 

 

L’Italia prende l’ ascensore

Tra l’altro, ai fini di IotSafe e del suo sviluppo, bisogna tenere presente che  il Belpaese è un grande utilizzatore di ascensori: un milione quelli installati, con il primato europeo (16%), e un numero secondo solo alla Cina (quasi 10% dell’attuale parco mondiale), con la differenza che il parco cinese è di recentissima installazione, mentre in Europa è più datato. In particolare, oltre il 30% degli ascensori in funzione in Italia ha più di 40 anni e almeno uno su due è stato installato nel secolo scorso, senza le moderne tecnologie che garantiscono un maggiore livello di sicurezza per gli utenti.

«Con IotSafe potremo rispondere alla doppia esigenza della manutenzione degli ascensori e degli edifici. In particolare, con Safety Blue Box la sofisticata sensoristica dei Mems viene applicata ad alcuni punti del vano ascensore e collegata a una centralina (Gateway) in loco, che elabora i primi dati e invia quelli più significativi per alterazione a un database in Cloud (Ibm BluemixIbm è l’altro partner tecnologico) che, con ulteriori processazioni, restituisce in tempo reale quelle indicazioni che posson risultare rilevanti  per prendere decisioni», spiega Sala.

 

Una soluzione smart per tutti: accessibile e attendibile

La nuova soluzione risponde a un bisogno reale non ancora pienamente soddisfatto su larga scala e a prezzi contenuti, ossia la prevenzione di possibili crolli o danni provocati da cedimenti strutturali delle case dove abitiamo, che non sarebbero altrimenti registrabili in tempo reale. Fino a oggi, infatti, l’analisi della stabilità strutturale di un edificio è stata possibile con una strumentazione dedicata, specialistica e invasiva, ma solo spot, a richiesta, per i costi elevati. Ora invece, grazie all’integrazione tra tecnologie Cloud e IoT, è possibile monitorare costantemente e in tempo reale lo stato di salute delle strutture residenziali, particolarmente quelle munite di impianto ascensore, in modo del tutto accessibile anche economicamente, grazie a un canone annuo commisurato alle tipologie effettive di servizi erogati.

La soluzione è smart perché si installa facilmente nel vano ascensore con attivazione dell’abbonamento in 24 ore; è user-friendly perché le informazioni vengono riportate in un unico pannello di controllo ed è affidabile perché progettata con il contributo di aziende eccellenti e validata dai team universitari specialistici di Bergamo, Bologna, Messina, Roma Tor Vergata, Napoli, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino. «Va precisato che il software viene personalizzato in base allo standard di ogni edificio che, per sollecitazioni esterne anche quotidiane, può non corrispondere allo standard ideale ma, non per questo, presentare una situazione allarmante», aggiunge Sala. La nuova soluzione, infatti, appura la gravità di eventuali lesioni sorte in conseguenza di eventi ordinari (invecchiamento, eccesso di vibrazioni indotte dai diversi eventi del contesto urbano come traffico, fabbriche, mezzi pubblici) o sollecitazioni eccezionali (terremoti, cantieri, modifiche strutturali) e accelera la fase di verifica dell’agibilità post evento.

Safety Blue Box infatti non si limita al monitoraggio, ma fornisce soluzioni in tempi brevissimi: i dati raccolti dal sistema vengono interpretati in tempo reale e la diagnosi per l’edificio è tempestiva. «Comunque, per il momento, nonostante l’attendibilità delle informazioni elaborate dal software, lasciamo ancora l’ultima parola agli ingegneri civili del nostro network, che fanno la valutazione finale. Le tecnologie aiutano l’essere umano con una raccolta di dati più numerosa, accurata, precisa e simultanea, ma non sostituiscono ancora il giudizio degli esperti», conclude Sala. La rivoluzionarietà della soluzione per ora consiste nel monitoraggio costante a un costo contenuto dello stato di salute delle nostre case grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali. L’utilità e le estese possibilità di applicazione di questa nuova “scatola nera” stanno incontrando il favore di ulteriori investitori industriali, anche stranieri. E intanto IotSafe ha superato la fase 1 del programma di finanziamento Sme Instruments di Horizon 2020 (50mila euro erogati per la predisposizione del piano) ed è in attesa di superare la seconda che prevederà un’assegnazione di fondi che vanno da uno a due milioni di euro.














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