Negli Stati Uniti un organismo non-profit chiamato Partnership on Artificial Intelligence to Benefit People and Society studierà gli effetti etici legati allo sviluppo della nuova tecnologia, l’Intelligenza Artificiale, per renderla più trasparente e comprensibile. L’intendimento delle più potenti compagnie tecnologiche americane, che hanno promesso maggiore possibilità di controllo esterno e pubblicità sullo sviluppo e la ricerca riguardanti l’Intelligenza Artificiale risponde alle preoccupazioni dell’opinione pubblica sulla definizione di una tecnologia che potrebbe addirittura diventare una minaccia per il futuro dell’ umanità come molti illustri scienziati, tra i quali anche Stephen Hawking, ritengono. Della partita sono Google, Facebook, Microsoft e Amazon, c’è l’Ibm, ma manca Apple la cui politica industriale da sempre è stata improntata alla massima segretezza. Un portavoce del gruppo delle aziende coinvolte ha negato che questa operazione sia un tentativo di auto regolamentazione che possa preludere a una resistenza alle intrusioni governative.
