Bi-Mu, il palcoscenico della fabbrica del futuro

di Nicola Penna ♦ Nell’anno record per le macchine utensili, la 31esima edizione della biennale di settore in corso a Milano  propone il meglio della produzione nazionale e internazionale. Oltre 1000 le aziende presenti, quasi la metà provenienti dall’estero: tra loro Bosch Rexroth, Cisco, Fanuc, Hyunday, Mitsubishi, Abb, Siemens, Rittal

Il  momento è indiscutibilmente positivo per l’industria italiana di settore che, negli ultimi anni, ha visto crescere in modo deciso la domanda  di macchine utensili e robot di ultima generazione (anche grazie ai provvedimenti Industria-Impresa 4.0.), come dimostrano le cifre fornite in tempi recentie e già ampiamente riportate e discusse da Industria Italiana  ( vedi qui ). E sotto questi auspici  si è aperta a Milano la 31esima edizione di Bi-Mu/Sfortec Industry, biennale internazionale della macchina utensile, robot, automazione, tecnologie ausiliarie, digital manufacturing e tecnologie abilitanti, promossa da Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e organizzata da Efim-Ente fiere italiane macchine. Nei Padiglioni di Fieramilano Rho, fino a sabato 13 ottobre oltre 1.000 imprese su di una superficie occupata di più di 100.000 metri quadrati esporranno il meglio della produzione internazionale di macchine utensili, robot e industria 4.0.

 







Motori a tutta forza

Con riferimento all’anno in corso, nel secondo trimestre del 2018, l’indice delle consegne di macchine da parte dei costruttori italiani ha registrato un incremento del 16,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Tale risultato è stato determinato dalla forte crescita registrata sul mercato interno dove le vendite sono cresciute del 45,5%. Bene anche le consegne oltre confine, salite del 9%. A conferma della positività del momento è poi il dato relativo all’utilizzo della capacità produttiva che, nel secondo trimestre del 2018, si è attestato all’83,8%, quasi due punti in più rispetto al trimestre precedente. Solo nel quarto trimestre del 2017 l’indice era risultato più alto. Anche il carnet ordini dà indicazioni decisamente positive: nel secondo trimestre i mesi di produzione assicurata sono 7, valore record pari a quello del quarto trimestre del 2017.

Se consideriamo il semestre, le consegne sono cresciute del 14% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017; +45,6% le consegne interne; +6,8% le consegne estere. Sul fronte estero, nel primo semestre, le esportazioni di made in Italy hanno segnato un andamento positivo. Sono cresciute le vendite in Germania (+12,3%), Cina (+8,1%), Polonia (+42,3%), Spagna (+18,8%), Turchia (+42,8), India (+93,8%), Regno Unito (+22,8%) e Austria (+47,9%). Rallenta invece l’export italiano negli Stati Uniti (-8,5%) e in Francia (-1,7%).

 

Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl, tra gli intervenuti al convegno inaugurale

Non solo stand, a Bi-Mupiù, oltre 60 incontri tematici

Bi-Mu/Sfortec Industry  si è aperta con il convegno inaugurale che ha ospitato la tavola rotonda “Nuove tecnologie, nuove professionalità per nuove organizzazioni e nuovo lavoro” che, moderata da Luigi Serio, professore di Economia e Gestione delle Imprese, Università Cattolica di Milano, ha visto il confronto tra Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl, e Alberto Dal Poz, presidente Federmeccanica. Alla cerimonia inaugurale, presieduta da Massimo Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi per produrre, sono intervenuti: Paolo Borgio, direttore venue e manifestazioni ospitate Fiera Milano, Roland Feichtl, presidente Cecimo, l’associazione europea di settore, Attilio Fontana, presidente Regione Lombardia, che ha chiuso i lavori, e Alfredo Mariotti, direttore generale ucimu-sistemi per produrre.

 

Visitatori tra gli stand alla scorsa edizione di BiMu

 

E a proposito di approfondimenti tematici, tra le novità di 31. Bi-Mu/Sfortec Industry  c’ è Bi-Mupiù, il cartellone con oltre 60 incontri tematici a cura degli organizzatori ma soprattutto degli espositori. Allestito all’interno del padiglione 13, Bi-Mupiù è lo spazio arena, realizzato con il supporto di Regione Lombardia, a disposizione delle aziende che lì presenteranno le proprie novità. Organizzati in differenti tematiche, gli incontri accompagnano la manifestazione per l’intera sua durata. A questo programma si affianca quello di Bi-MupiùAdditive (allestito al padiglione 11) dedicato a additive manufacturing e startup.

 

Chi espone

Protagoniste di  Bi-Mu/Sfortec Industry sono 1.056 imprese, il 40% delle quali estere, in rappresentanza di 27 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Israele, Corea del sud, Paesi bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, San Marino, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, USA. Tra i big  Bosch Rexroth, Cisco, Fanuc, Hyunday, Mitsubishi, Abb, Siemens, Rittal. Il 34% delle aziende espositrici è alla prima partecipazione a Bi-Mu. I macchinari esposti sono circa 4.000 per un valore di 500 milioni di euro. La superficie occupata dalla manifestazione è superiore a 100.000 metri quadrati, il 10% in più rispetto all’edizione precedente.

 

 

Alfa Romeo ospite d’onore alla BiMu

Le iniziative collaterali

Accanto all’offerta tradizionale, Bi-Mu/Sfortec Industry  presenterà le Nuove Aree di Innovazione dedicate a IoT (Fabbricafutura), robot (Robot planet), consulenza (Box consulting) e start up (Bi-Mu startupper). Come da tradizione Bi-Mu sarà teatro dell’iniziativa, organizzata da Ucimu-Sistemi per produrre, Ice-agenzia e Ministero dello Sviluppo Economico, che vede l’incoming di oltre 250 buyers esteri provenienti da 22 paesi: Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Canada, Cina, Etiopia, India, Indonesia, Iran, Israele, Malesia, Marocco, Messico, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Tailandia, Tunisia, Turchia, USA e Vietnam. Infine , degno di  rilievo  l’evento speciale FCA-Alfa Romeo, che sarà presente con uno stand nel padiglione 13 e con l’area test drive in Largo Nazioni Ovest per tutti gli appassionati di motori interessati a provare le vetture di punta del gruppo FCA.

 

MCarboniero pres UCIMU primo piano

I provvedimenti Impresa 4.0 devono essere confermati

Soffermandosi sullle rafgioni del felice momento per il settore, Massimo Carboniero, Presidente Ucimu, ha ammonito: «i dati positivi dimostrano la validità dei provvedimenti di super e iperammortamento. Nonostante ciò dobbiamo però ricordare che il processo di aggiornamento ha interessato solo circa la metà delle imprese metalmeccaniche del paese . Come emerso dallo studio realizzato da Fondazione ucimu insieme a Eumetra e presentato nel giugno scorso, solo il 46% delle imprese ha fatto investimenti in nuove macchine nel 2017. Troppo poco per un paese che è la seconda manifattura d’Europa e che intende continuare a recitare un ruolo di primo piano nello scenario internazionale anche negli anni a venire».

 

Carboniero: ” perfezionare anche i provvedimenti 4.0 dedicati alla formazione”

 

Secondo   il presidente di Ucimu-Sistemi per produrre «è indispensabile che i provvedimenti Impresa 4.0, anche con rimodulazione dei coefficienti, siano confermati anche nella prossima legge di bilancio». Non solo «Oltre a ciò chiediamo che il provvedimento dedicato alla formazione, così come definito nel programma Impresa 4.0, sia perfezionato. A nostro avviso, il credito di imposta al 40%, attualmente applicato al solo costo del lavoro del personale coinvolto nella formazione, dovrebbe essere esteso anche al costo dei corsi e dei formatori impiegati, che è poi la spesa più gravosa per le Pmi».














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