Afil: guida a tutte le opportunità che questa associazione offre ai manifatturieri lombardi, dai bandi regionali ai progetti europei

di Marco Scotti ♦︎ L’associazione fabbrica intelligente Lombardia presieduta da Diego Andreis è pronta a rendere ancora più pervasiva la presenza dell’industria regionale. Soprattutto in Europa. Tra i soci Abb, Camozzi Automation, Alascom, Fabbrica d'armi Pietro Beretta, Feralpi, Rold, Engineering ingegneria informatica, Candy, Pirelli Tyre, Vibram, Tenova, Txt, Whirlpool. Obiettivo: ridurre il gap dagli altri distretti d’eccellenza; costruire un ecosistema che unisca grandi e piccole aziende; puntare sui Digital Innovation Hub europei. Ecco i principali progetti - dalla manifattura additiva all'industria cosmetica - e come si fa per aderire e trarne vantaggio

«Siamo un esercito di 78mila imprese, con quasi due milioni di addetti che fatturano complessivamente 250 miliardi di euro. Rappresentiamo il 25% del manifatturiero italiano e il 28% dell’export nostrano». Diego Andreis, managing director di Fluid-o-Tech, presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda e presidente di Afil, l’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, ha ribadito durante l’assemblea annuale le peculiarità del sistema manifatturiero lombardo, un’eccellenza italiana ed europea, una delle poche realtà in grado di misurarsi con il resto del Continente. nonostante alcune peculiarità. Un ecosistema nel quale i fondi europei e regionali contribuiscono alla realizzazione di diversi progetti. È il caso dello Smart4Cpps, dedicato alle macchine intelligenti; del Made4Lo, che sviluppa progetti di stampa 3D per i metalli; dell’Ad-Com, che punta a rendere la manifattura cosmetica lombarda un’eccellenza ancora più strategica. Tra i soci Abb, Camozzi Automation, Alascom, Fabbrica d’armi Pietro Beretta, Fluid-o-Tech, Feralpi, Rold, Engineering ingegneria informatica, Candy, Pirelli Tyre, Vibram, Txt, Tenova, StMicroelectronics, Whirlpool.

«Abbiamo un numero incredibilmente alto di imprese manifatturiere – prosegue Andreis – soffriamo di una frammentazione dimensionale, con l’ammontare più elevato di piccole e piccolissime imprese in Europa, più del doppio rispetto a Francia e Germania, che non ha eguali nel continente. Questo aspetto diventa una problematica da affrontare, che può essere parzialmente risolta mettendo a punto una griglia di collaborazioni che unisca le imprese, i centri di ricerca, i cluster e altri attori principali per aiutare queste realtà a sopravvivere e prosperare. Afil è il soggetto di riferimento di Regione Lombardia per il manifatturiero avanzato, dobbiamo individuare le priorità sulla base delle quali enucleare i piani di sviluppo; la filiera è un concetto fondamentale per tenere vivo il tessuto manifatturiero, grandi o piccole che siano le aziende coinvolte. Nostro compito precipuo è posizionare il manifatturiero lombardo a livello globale, creando anche le connessioni per i soci».







In termini di rappresentatività, il numero dei soci totali di Afil oggi è di 139, di cui 114 aziende, 13 centri di ricerca e università e 12 associazioni industriali. Afil e’ il cluster che scrive la roadmap per il settore manifatturiero, un documento scientifico che poi Regione Lombardia usa come base e riferimento concettuale per i bandi e le politiche industriali. Fra i tanti compiti, la roadmap di Afil indica le priorità per le politiche di ricerca e innovazione in ambito industriale; contribuisce alla definizione della S3, la strategia di specializzazione intelligente per incrementare in modo duraturo e sostenibile la competitività e l’attrattività della Lombardia in funzione delle sue eccellenze; crea occasioni di consultazione periodica sul manifatturiero e partecipa per conto della Regione a iniziative legate a S3 (quali ad esempio “i 4 Motori di Europa”, la “Vanguard Initiative” e la “Piattaforma S3” della UE). Inoltre, promuove la condivisione di conoscenze e best practices, e connette la comunità regionale con ecosistemi di innovazione di altri Paesi.

Il ruolo di Afil e la realizzazione di un Digital Innovation Hub europeo

Assolombarda lancia il progetto #ItaliaMeccatronica
Diego Andreis, managing director di Fluid-o-Tech, presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda e presidente di Afil

«In quest’ultimo anno – dice Andreis – non soltanto abbiamo accresciuto il numero di iscritti, ma anche la qualità e la partecipazione. E abbiamo insistito particolarmente sul concetto di filiera, anche perché le grandi sfide le abbiamo vinte ogni volta che avevamo di fronte grandi imprese che facevano da traino alle altre più piccole, senza per questo dimenticare il ruolo delle startup e dei centri di ricerca. Abbiamo cercato di rafforzare la value proposition verso l’ecosistema che rappresentiamo e siamo passati dal concetto di gruppo di lavoro a quello di comunità strategica, tramite piattaforme di networking. Gli Innovation Lab, poi, sono dei motori di innovazione, sono dei momenti di approfondimento sui temi di interesse, particolarmente importanti in questo momento in cui abbiamo lavorato a distanza».

Inoltre, per quanto riguarda l’ecosistema regionale, questo sta crescendo molto perché tutti gli attori, Confindustria, Afil, il Made e il World Manufacturing Forum stanno lavorando per un obiettivo comune, con una volontà di promuovere una struttura sistemica. Questa collaborazione si sta sostanziando nella realizzazione di un Digital Innovation Hub europeo, ovvero un gruppo con competenze complementari che opera su aziende – in particolare pmi – offrendo servizi di valutazione della maturità digitale, trasferimento di conoscenza, servizi di formazione e opportunità di collegamento tra tutti gli attori del sistema.

«Il World Economic Forum – aggiunge Andreis – ha chiesto ad Afil, come primo cluster in Europa, la creazione di un Advanced Manufacturing Hub dopo quello creato in Michigan. Si tratta di una rete di hub che mette insieme i più autorevoli esponenti del comparto manifatturiero avanzato. Abbiamo davvero la possibilità di influenzare l’agenda globale e di mettere ancora di più sotto i riflettori l’industria lombarda. Siamo inoltre partner di Regione Lombardia per la realizzazione di nuove opportunità progettuali con la Commissione Europea in particolare con “I 4 motori d’Europa” e questo facilita la creazione di partenariati internazionali che sono di grandissimo valore per le nostre aziende. Afil partecipa anche alla European Cluster Collaboration Platform e intrattiene rapporti con molti altri cluster continentali. Per quanto riguarda le opportunità per il prossimo anno, abbiamo davvero moltissimi argomenti in rampa di lancio, soprattutto perché verremo coinvolti nella realizzazione dell’intelligence oltre a nuove progettualità interregionali».

 

Il ruolo del Cluster Fabbrica Intelligente

Molto importante e’ l’asse di Afil con il Cluster Fabbrica Intelligente, il cluster nazionale – che quindi scrive la roadmap nazionale – di cui Afil fa parte. Finora Cfi ha portato avanti quattro impianti “faro”, ma l’idea è di riuscire (almeno) a raddoppiare questo numero nel giro di qualche mese. «Il nostro piano triennale – ci spiega Luca Manuelli, presidente del CFI – è prevede una crescita significativa. La Lombardia ha rivestito un ruolo fondamentale soprattutto nella prima parte della vita del Cluster Fabbrica Intelligente, poi si è proceduto a un riequilibrio del peso territoriale. Siamo anche in stretto dialogo con il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica dando un contributo nel nuovo piano nazionale della ricerca 2021-2027. Con il ministero degli Esteri, a ottobre dello scorso anno abbiamo partecipato a Stanford all’innovation forum e il Cfi ha rappresentato l’Italia come esempio di advanced manufacturing».

Tra le parole d’ordine del Cfi c’è “anti-fragilità”, cioè riconfigurare alcuni settori strategici nei processi produttivi. In Lombardia, d’altronde, sono stati destinati alle aziende oltre il 31% dei finanziamenti a fondo perduto del Mise, che si vanno a sommare all’iper e superammortamento, cui si aggiungerà il credito d’imposta con il nuovo decreto. «Tre – aggiunge Manuelli – sono i pilastri strategici del Cfi: il primo è quello dell’open innovation, in collaborazione con Abb, Tenova e Ori Martin, Ansaldo Energia ed Hitachi Rail e, nonostante l’esser stati rallentati dall’emergenza, utilizzeremo la piattaforma della Regione Lombardia per un challenge che vedrà coinvolto tutto l’ecosistema delle imprese innovative. La seconda iniziativa molto importante, relativa alle filiere, vede alcuni progetti molto significativi: ad esempio quello di Abb per verificare la maturità digitale delle pmi e indirizzarne la rotta. Per ultimo c’è il tema degli impianti bandiera: riteniamo fondamentale fare leva su impianti di piccole e medie dimensioni, distribuiti sul territorio, in grado di avere un output che possono diventare parti integrante di impianti di dimensioni più consistenti».

Il manifatturiero in Italia. Fonte Afil

Le due aree europee in cui Afil ha inciso: Dg Grow e la Dg Regio

Le due aree continentali con cui Afil ha lavorato a più stretto contatto sono la Dg Grow e la Dg Regio. La prima sviluppa e attua le politiche della Commissione in materia di imprese, industria e mercato unico. Delle 10 priorità politiche della Commissione, la DG GROW contribuisce a: occupazione, crescita e investimenti; il mercato unico digitale; il mercato interno e l’unione economica e monetaria. La Direzione generale Regio (politica regionale e urbana) consta di 700 professionisti provenienti da tutta l’Unione europea con il compito di interpretare le differenti sfide affrontate dagli Stati membri e dalle rispettive regioni. La Dg Regio individua investimenti che promuovano la crescita e la creazione di posti di lavoro. L’obiettivo è diventare una knowledge base all’interno della Commissione affinché le decisioni sulle nuove politiche siano assunte sulla base di dati e informazioni di carattere regionale

 

Smart 4CPPS: Smart Solutions for Cyber Physical Production Systems

Il progetto Smart4CPPS (Smart Solutions for Cyber Physical Production Systems) punta a creare un prototipo di fabbrica intelligente in maniera completa e strutturata. Tutto questo è reso possibile attraverso un approccio declinato su 6 diversi dimostratori (Pilot) che hanno sviluppato differenti approcci alla trasformazione digitale. Smart4CPPS è un progetto sviluppato nel contesto della legge regionale n. 29 del 23 novembre 2016 “Lombardia è Ricerca”, che ha l’obiettivo di favorire, sostenere e promuovere l’ecosistema della Ricerca e dell’Innovazione di Regione Lombardia. In particolare, il progetto è stato finanziato nell’ambito degli  ”Accordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione”, per un valore totale di 6,5 milioni di euro, cofinanziati da Regione Lombardia, tramite fondi europei Por Fesr 2014/2020.

Afil è il soggetto di riferimento di Regione Lombardia per il manifatturiero avanzato. Individua le priorità sulla base delle quali enucleare i piani di sviluppo. La filiera è un concetto fondamentale per tenere vivo il tessuto manifatturiero, grandi o piccole che siano le aziende coinvolte

Un progetto che dimostra il ruolo incisivo di Afil nel mondo delle aziende

Nato dalla collaborazione di 14 partner all’interno del gruppo di lavoro di Afil, questo progetto vede come capofila Cosberg – azienda lombarda guidata da Gianluigi Viscardi, specializzata in automazione e macchine su misura – ed è finanziato da Regione Lombardia nell’ambito degli “Accordi per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione”. Cosberg aveva la necessità di creare un vantaggio competitivo nell’ambito dell’automazione e dei sistemi di assemblaggio puntando su soluzioni intelligenti. Proprio a questo proposito, il Cluster regionale Afil ha tradotto queste necessità in una proposta concreta di progetto che vanta un ricco partenariato trovando sinergie e collaborazioni con imprese, università e centri di ricerca. L’azienda guidata da Viscardi si è posta come obiettivo, nell’ambito del progetto Pilot 4, di creare una Smart Machine. Una macchina intelligente in grado di autoregolarsi in funzione delle caratteristiche dei componenti da assemblare, per una produzione flessibile e personalizzata – Lotto 1 – e senza scarti di materiale – Zero Difetti. L’approccio tecnologico utilizzato si basa su un insieme di metodi, sistemi, tecnologie tipiche del paradigma Cps, il quale sfrutta le tecnologie avanzata Cyber Physics quelle che consentono al processo produttivo di auto-apprendere e garantire estrema flessibilità.

 

Made4LO: una fabbrica diffusa per lo sviluppo delle tecnologie di stampa 3D dei metalli completamente made in Lombardia

Una fabbrica diffusa per lo sviluppo delle tecnologie di stampa 3D dei metalli completamente made in Lombardia: questo è l’obiettivo di Metal ADditivE for LOmbardy (MADE4LO). Il progetto nasce grazie a una rete di eccellenze del territorio lombardo che hanno deciso di condividere le loro competenze, il know-how e le risorse per gestire l’intero ciclo produttivo dei metalli attraverso l’Additive Manufacturing, una delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0.

La partnership coinvolge il Politecnico di Milano, l’Università di Pavia, e le aziende 3D-Nt, Blm, Co. Stamp, Fubri, GFM, GF Machining Solutions, Officine Meccaniche G. Lafranconi. La squadra è  coordinata da Tenova, società multinazionale del Gruppo Techint specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative per l’industria metallurgica e mineraria. Made4Lo prevede un investimento di 6,6 milioni di Euro, con un contributo da parte di Regione Lombardia – nell’ambito degli Accordi per la ricerca e l’innovazione – a fondo perduto di 3,5 milioni stanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto si inserisce nell’ambito dell’Afil, dal momento che Made4Lo rappresenta un’alleanza lombarda in una filiera che vanta competenze sviluppate sulle tecnologie tradizionali, ma con la necessità di fare sistema per tenere il passo con la competizione mondiale.

Grazie a questo progetto pilota, si costituirà nuovo modello di fabbrica ‘di rete’, basato sulla conoscenza diffusa e applicata dei nuovi processi di stampa 3D, su processi e infrastrutture condivisi da diversi soggetti della filiera e su un’intensa attività di formazione del personale tecnico.

In quanto leader mondiale nella produzione e commercializzazione di impianti, soluzioni per l’automazione, servizi per la realizzazione di stampi e utensili e per la produzione di componenti ad alta precisione, GF Machining Solutions all’interno di Made4Lo coordina lo studio e l’ottimizzazione dei processi di lavorazione di finitura (asportazione di truciolo e elettroerosione) per prodotti additivi in metallo ottenuti sia per Selective Laser Melting (Slm) sia per Direct Energy Deposition (Ded).

Gli obiettivi di Afil

AD-COM: il manifatturiero cosmetico avanzato

L’Advanced Cosmetic Manufacturing è un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione nel contesto del manifatturiero cosmetico avanzato, cofinanziato da Regione Lombardia a valere sulla Call di Regione Lombardia per “Accordi di Ricerca e Innovazione”. Il progetto rappresenta uno dei 32 Accordi approvati, per un valore di 9,4 milioni di euro, cofinanziati da Regione Lombardia, tramite fondi europei Por Fesr 2014/2020. L’obiettivo del progetto è l’aumento della competitività della filiera cosmetica lombarda, attraverso lo sviluppo di una generazione di processo produttivo ottimizzato in ambito cosmetico. Il nuovo processo sarà caratterizzato da alta efficienza e tracciabilità lungo tutta la catena di filiera, con forte impatto per la crescita del cluster cosmetico lombardo. Questo rappresenta un’eccellenza nel mondo. All’interno del territorio sono concentrate oltre il 51% delle aziende cosmetiche italiane, con il 65% del make-up di tutto il mondo e di tutti i più grandi marchi internazionali nasce nel distretto lombardo. Tra Crema, Bergamo, Milano e la Brianza si concentrano circa 500 aziende con fatturati a sei cifre in continua crescita: una ricchezza per il territorio, anche perché si tratta di imprese ad alto tasso di innovazione e con forti ricadute occupazionali.

Afil partecipa anche alla European Cluster Collaboration Platform e intrattiene rapporti con molti altri cluster continentali

L’impatto del Covid-19 sul manifatturiero avanzato in Italia

L’attuale crisi COVID-19 accompagnata da altri megatrend, come le tensioni commerciali globali e le innovazioni tecnologiche,  stanno incidendo in tutte le parti del globo. La realtà di questi impatti necessita di risposte che devono essere guidate da caratteristiche e ambienti regionali unici:  il Global Network of Advanced Manufacturing Hub (Amhub) mira a collegare gli ecosistemi di produzione regionale favorendo la rapida trasformazione delle imprese per diventare più competitive e resilienti, non solo per aiutarle nella crisi presente,  ma soprattutto per il futuro. Il World Economic Forum si impegna a consentire e amplificare le collaborazioni cross-Amhub che accelerano la capacità del settore di adattarsi alla crisi attuale garantendo al contempo la resilienza futura attraverso tecnologie e processi produttivi avanzati. In questa direzione, Afil rappresenta la Regione Lombardia nella rete degli Advanced Manufacturing Hub del World Economic Forum, ed ha contribuito alla redazione del documento offrendo la prospettiva lombarda. Lo scambio di esperienze, best practies e prospettive future con gli ecosistemi regionali di tutto il mondo è una grande opportunità per affrontare con successo le attuali sfide della produzione e della società.

In Italia, le aziende regionali e le parti interessate all’innovazione hanno iniziato a progettare e convertire immediatamente i processi di produzione. Ad esempio, diverse aziende della filiera tessile e della moda, che è un settore di specializzazione regionale in Lombardia, hanno riconfigurato la produzione per produrre tessuti medici, utilizzando anche materiali comunemente adottati per applicazioni automobilistiche, agricole e edilizie. Anche la comunità regionale della stampa 3D è stata molto attiva. Nel giro di poche ore, aziende, fab-lab e università hanno messo a disposizione valvole e parti stampate in 3D per soddisfare l’esigenza insoddisfatta causata dalla rottura delle catene del valore. Sono state sviluppate soluzioni creative, come la progettazione di adattatori stampati in 3D per trasformare le maschere da snorkeling in un ventilatore non invasivo per i pazienti Covid-19 al fine di affrontare la possibile carenza di maschere C-PAP ospedaliere per l’ossigenoterapia sub-intensiva. La risposta in Italia è stata immediatamente caratterizzata da un alto livello di innovazione, un mix di competenze multidisciplinari e creatività – tutto reso possibile grazie alle consolidate capacità di ricerca e innovazione della regione, insieme a una forte vocazione imprenditoriale e aziende flessibili, tra cui molte pmi.














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