Acimga: in crescita l’esportazione di macchinari per stampa rotocalco, ma siamo lontani dai livelli pre-Covid

Le vendite all’estero entro fine anno dovrebbero arrivare a quota 30 milioni di euro

Il settore dei macchinari per la stampa rotocalco ha ripreso le esportazioni, e con la sua quota di mercato del 15% l’Italia si posiziona al terzo posto a livello globale, dopo Germania e Cina.

I dati previsionali, elaborati dall’Osservatorio Export di Acimga sulla base di dati di scenario del Fondo monetario internazionale e dati storici di Onu Comtrade, Eurostat e US Census Bureau, prefigurano un trend positivo nei prossimi tre anni per le esportazioni del settore. Già nel 2021 si prevede una crescita di circa l’11%, con le vendite all’estero che entro fine anno dovrebbero arrivare a quota 30 milioni di euro ed entro il 2024 a quota 33 milioni, con un tasso di incremento medio annuo di circa il 5%







«Il ritorno ai livelli di export pre Covid resta lontano», spiega Andrea Briganti, direttore di Acimga. «Il mercato mondiale della tecnologia rotocalco vale 189 milioni di euro. Il 2020 è stato gravemente condizionato dalla pandemia, tanto che a livello globale gli scambi hanno subito una contrazione di quasi il 20%. Nonostante ciò, l’industria italiana del settore resta un riferimento internazionale di eccellenza del know how tecnologico: qualità che ci vengono riconosciute sul mercato, dove da vent’anni le macchine italiane si posizionano nella fascia di prezzo medio alta, con un prezzo medio di 24,5 euro al kg, rispetto alla media internazionale di 13,8 euro al kg»














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