Mobilità elettrica: un pilastro strategico di Abb che prende forma anche in Italia

di Marco de' Francesco ♦︎ La multinazionale dell’energia e dell’automazione punta tutto sull’e-mobility e costruisce uno stabilimento di 16mila metri quadri in Toscana per sistemi di ricarica per vetture green. Inoltre, dal 2022 fornirà sistemi di recharging per i bolidi che correranno nell’Abb Fia Formula E

Abb Fia Formula E - la prima serie di gare globali con auto elettriche

La prima pietra è stata posata. Alla fine del prossimo anno sarà operativo a San Giovanni Valdarno, dalle parti di Arezzo, un nuovo stabilimento della multinazionale dell’energia e dell’automazione Abb: produrrà sistemi di ricarica per veicoli elettrici, e al contempo sarà un centro di ricerca in questo campo. D’altra parte, le infrastrutture per l’e-mobility (auto, navi, treni, short to ship) sono da dieci anni un pilastro della strategia industriale del colosso svizzero svedese che, grazie alle realizzazioni in Europa, nelle Americhe e nel Sud Est asiatico, dispone attualmente della più grande base installata di stazioni di ricarica rapida in corrente continua. Una posizione di leadership assoluta che l’azienda intende rafforzare.

Ma il mercato di queste infrastrutture è collegato a quello delle auto green, che va reso più consapevole dei vantaggi dell’elettrificazione. Si tratta di sensibilizzare gli attuali e futuri conducenti in vista della transizione alla mobilità sostenibile avanzata. Di qui la giornata di celebrazione della mobilità elettrica, il World Ev Day, lanciata da Abb e da GreenTv. La prima edizione si è tenuta il 9 settembre e l’appuntamento sarà ricorrente negli anni, per rimarcare l’importanza del settore per l’azienda guidata dal ceo Björn Rosengren.  L’impegno di Abb sul campo, però, non si ferma qui: dal 2022 la multinazionale fornirà la tecnologia di ricarica per i bolidi nel campionato del mondo Abb Fia Formula E – la prima serie di gare globali con auto elettriche. L’operazione ha due obiettivi: anzitutto, l’enorme visibilità; e poi, quello di testare su pista soluzioni d’avanguardia, da portare successivamente nella vita di tutti i giorni.







 

Lo stabilimento toscano per la produzione di sistemi di ricarica in corrente continua conferma e rafforza la strategia di Abb per le infrastrutture a servizio dei veicoli elettrici          

Lo stabilimento avrà dimensioni considerevoli: 16mila metri quadrati, di cui 3.200 dedicati ad attività di ricerca e sviluppo. Nell’area R&D si svolgeranno le attività di test e di prototipazione, ma soprattutto si implementeranno soluzioni innovative: ad esempio strumenti di gestione del ciclo vita, e nuovi software. Le “colonnine” prodotte nell’impianto toscano potranno peraltro essere istallate sia in aree pubbliche destinate al trasporto urbano che nelle abitazioni private.

La struttura potrà contare sull’apporto digitale di Abb Ability. Questa è una piattaforma internet industriale integrata e al contempo infrastruttura su Cloud – che consente alle aziende clienti di aggregare i propri dati provenienti dallo shopfloor, per analisi dei big data, per quelle predittive sugli asset  e per generare scenari e trend di performance e di produttività. Abb Ability si può anche definire – per dirla con l’ex Ceo di Abb, Ulrich Spiesshofer, ora è Björn Rosengren – come un portafoglio all’avanguardia di oltre 180 soluzioni e servizi digitali industriali. Ability aiuta i clienti delle utility, delle industrie, dei trasporti e delle infrastrutture a sviluppare nuovi processi e a far evolvere quelli esistenti, fornendo analisi e ottimizzando attività di programmazione e controllo delle attività operative in tempo reale. Al sistema informativo della fabbrica saranno collegate apparecchiature automatizzate per l’assemblaggio di circuiti stampati e sistemi di monitoraggio e test.

Björn Rosengren, ceo di Abb

Lo stabilimento funzionerà alla luce dei principi della sostenibilità: sul tetto saranno installati pannelli solari, ma anche sistemi di raffreddamento e riscaldamento; e la flotta a disposizione dei dipendenti sarà costituita da veicoli elettrici. Per questo impianto, l’investimento di Abb è pari a 30 milioni di dollari. È destinato a coprire un mercato crescente. Frank Muehlon, responsabile del business globale di Abb per le soluzioni di infrastrutture per la mobilità elettrica, l’ha messa così: «Poiché la domanda globale di trasporto sostenibile continua ad aumentare, questa nuova struttura garantirà che Abb possa soddisfare tale domanda, rimanendo fornitore di soluzioni per ogni tipologia di ricarica nel settore della e-mobility».

Non è un tentativo isolato, ma fa parte di una più ampia strategia. Abb è entrata nel mercato della ricarica dei veicoli elettrici dieci anni fa, quasi ante litteram, e da allora ha venduto più di 14mila sistemi di ricarica veloci in corrente continua in più di 80 Paesi. La multinazionale ha contribuito a dare forma ad una nuova industria. Come ha ricordato Muehlon, nel 2013 è stata la prima azienda a sviluppare reti di caricabatterie da 50 kW, che è stato installato in numerose nazioni. A questo prodotto è stato abbinato a un servizio cloud-based per il monitoraggio remoto e l’assistenza, che è stata un vero e proprio cambiamento radicale per la connettività. Più recentemente, nel 2018, è stata la prima a lanciare la nostra tecnologia di ricarica da 350 kW con raffreddamento a liquido, che offre una maggiore potenza e velocità di ricarica. L’anno scorso ha ricevuto il premio Global E-mobility Leader 2019 per il suo ruolo a sostegno dell’adozione di soluzioni di trasporto sostenibile a livello internazionale. E quest’anno ha speso 10 milioni  per realizzare un nuovo quartier generale mondiale e centro di ricerca e sviluppo (R&S) completamente sostenibile dedicato alla mobilità elettrica, costruito nel TU Delft Campus di Heertjeslaan, Paesi Bassi, la cui inaugurazione è prevista per la fine di quest’anno.

Frank Muehlon, responsabile del business globale di Abb per le soluzioni di infrastrutture per la mobilità elettrica

Peraltro l’interesse globale verso l’auto verde cresce con forza. I grandi Big dell’automotive hanno stanziato o speso somme gigantesche per mettersi al pari con un trend che pare inarrestabile e vincente. Ad esempio, il piano di investimenti del carmaker tedesco Volkswagen, pari a circa 45 miliardi, prevede che 30 siano destinati alla mobilità green: l’azienda intende costruire 22 milioni di auto a zero emissioni entro il 2028. In questo contesto, anche gli Stati fanno la loro parte; e anzi, sono in competizione. Si pensi al governo francese, che ha varato il “Plan de soutien à l’automobile. Pour une industrie verte et compétitive”.  Dal documento si evince che Parigi intende diventare il Paese leader in Europa per l’auto elettrica. Sfida la Germania – che con 400 miliardi di fatturato dell’automotive e 5,5 milioni di veicoli prodotti è leader assoluto nel Vecchio Continente e fra i primi al mondo, con colossi come la citata Volkswagen e Daimler. Ecco, Abb, nel suo ruolo, non solo è, come si è detto, della partita da un decennio; ma anzi accelera al passo serrato verso il nuovo mondo che non riguarda solo l’auto in sé, ma la fornitura di energia e i sistemi intelligenti che consentono un’erogazione sicura e regolare. A ben vedere, tutto ciò è già parte sia del Dna che del patrimonio industriale e culturale del colosso svizzero-svedese. Abb ha tutte le competenze in casa, realizzando cose assai più complesse delle colonnine: a Genova, ad esempio, progetta e fornisce soluzioni d’automazione integrate per l’industria della generazione di energia. Controlla centrali idroelettriche, termiche, solari, da remoto. In altri impianti, come ad esempio Dalmine, si realizzano interruttori avanzati. Insomma, Abb ha le carte in regola per giocare un ruolo di primissimo piano.

Ci sono poi questioni che vanno oltre la posizione che Abb intende accrescere sul mercato. Nel whitepaper “The Future of Sustainable Mobility” si chiarisce che l’azienda vuole giocare un ruolo decisivo nel plasmare il futuro del trasporto sostenibile,  per una questione di responsabilità sociale. Se cin fosse uno switch a mezzi di trasporto puliti, si legge, non solo si ridurrebbe il gas serra che contribuisce al riscaldamento globale, ma diminuirebbero il monossido di carbonio, l’anidride solforosa e altre sostanze responsabili di danni ai polmoni e di neoplasie.

 

Non solo fabbriche: Abb ha lanciato il World EV Day

Abb è partner ufficiale del team Formula E Tag Heuer Porsche.
Abb è partner ufficiale del team Formula E Tag Heuer Porsche

Abb è una grande multinazionale, e fa e cose su un piano mondiale. Di qui la giornata di celebrazione della mobilità elettrica, il World Ev Day, lanciata da Abb e da GreenTv. L’obiettivo era (ed è) quello di sensibilizzare attuali e futuri conducenti perché riconoscano il ruolo cruciale che i veicoli elettrici (EV) possono giocare nella transizione verso una mobilità sostenibile avanzata. Si è anche chiesto loro di impegnarsi ad utilizzare – come prossimo veicolo – un automezzo green. Da parte sua, Abb ha avviato un primo progetto pilota di flotta aziendale elettrica a partire dal Regno Unito, ed è pronta a replicarlo in altri Paesi, tra i quali l’Olanda.

Hanno partecipato leader industriali, politici, e altri. Si è fatto il punto della situazione dell’e-mobility in America, in India, in Germania, nel Regno Unito e in altri importanti Paesi. Sono state sottolineati gli sforzi messi in campo dagli Stati per sostenere le transizione al verde, ma anche i progressi infrastrutturali e normativi che il momento richiede. Si è esaminato il ruolo dei global investor, ma anche le questioni della sicurezza, dell’urban planning, delle compliance internazionali, e dei meccanismi di tassazione e incentivazione.

A latere, sono stati diffusi dei video-tutorial. Uno di questi spiega Come installare un sistema di ricarica in corrente alternata a casa. Bisogna anzitutto scegliere un sistema di ricarica compatibile con la propria auto; in secondo luogo, individuare la posizione di montaggio su una parete, vicino alla presa di ricarica dell’auto in posizione di parcheggio. Nel caso in cui non ci sia una parete disponibile, si può montare un sistema di supporto verticale. Naturalmente, l’installazione va fatta da un professionista; meglio affidarsi a personale qualificato, anche perché il sistema deve includere dispositivi di protezione. In realtà, occorre poco tempo per l’operazione.

Il secondo video affronta questo tema: Dove si può ricaricare l’auto elettrica?  Si spiega che le nostre auto sono generalmente parcheggiate per il 95% della giornata, il che rende la ricarica più facile di quanto si possa pensare. Il luogo più conveniente per l’operazione è proprio la casa. L’80% delle auto elettriche possono essere ricaricate proprio in abitazione. Se però a casa non si dispone dell’apparecchiatura necessaria, il luogo di lavoro può essere una valida alternativa. Se invece l’utente è in viaggio, sono disponibili diverse app per cellulare, in grado di aiutarlo a trovare i punti giusti. Nei viaggi più lunghi l’utente può reperire luoghi di ricarica pubblici ad alta potenza in autostrada.

Il World Ev Day, lanciato da Abb e da GreenTv, vuole sensibilizzare attuali e futuri conducenti perché riconoscano il ruolo cruciale che i veicoli elettrici (EV) possono giocare nella transizione verso una mobilità sostenibile avanzata

Il terzo video si focalizza su questo tema: Quanto tempo è necessario per ricaricare un’auto elettrica? In realtà, tutto dipende dal sistema di ricarica. Nel caso in cui si tratti di un comune modello da 7kw, circa 8 o 10 ore. Insomma, tutta la notte. Se invece l’apparecchio funziona a 22kw, come quelli che si trovano nei centri commerciali, occorrono due o tre ore. Con quelli da 50kw, che si possono reperire nei parcheggi, anche meno di un’ora. Con quelli da 350 kw delle stazioni di rifornimento, 10 minuti. In pratica, 30 km di autonomia dell’auto al minuto.

L’ultimo video affronta invece questo tema: Come si ricaricano gli e-bus? La maggior parte di loro fruiscono della funzione di charging, di notte, in deposito, utilizzando sistemi veloci in corrente continua, in grado di completare l’operazione in un tempo compreso tra le tre e le sei ore. I sistemi sono avviati manualmente dagli operatori; altrimenti, in maniera automatica, i bus sono collegati a dei pantografi. Nei lunghi viaggi, i mezzi sono ricaricati alle fermate,  con sistemi ultraveloci da oltre 600kw, che svolgono la loro funzione in soli tre minuti. Pianificando il percorso, peraltro, si può conoscere in anticipo quanti km farà il bus e di quale carica avrà bisogno.

Questi tutorial sono particolarmente utili perché, come ha sottolineato la e-mobility solutions global marketing leader di Abb Amber Putignano, durante un video confronto (“Marketing and eMobility”) nel contesto del citato EV Summit di ieri, «talvolta dai commenti della gente si percepisce che i consumatori non sempre sono al corrente di alcuni aspetti fondamentali dell’e-mobility. Ad esempio, molti ignorano quanti punti di ricarica esistano attualmente in Europa. Sono aspetti da chiarire, per favorire l’adesione del grande pubblico alla transizione in corso».

 

Abb ricarica i bolidi della Formula E

Il presidente di Abb Electrification Tarak Metha

La multinazionale fornirà la tecnologia di ricarica per le vetture nel campionato del mondo Abb Fia Formula E – la prima serie di gare globali con auto completamente elettriche. Lo farà a partire dalla stagione 2022-2023, quando saranno della partita i veicoli di terza generazione, che saranno più veloci, leggeri, ed efficienti dal punto di vista energetico. Intanto gli ingegneri sono all’opera, per sviluppare una soluzione fondata su unità portatili in grado di caricare due auto contemporaneamente. Secondo il presidente di Abb Electrification Tarak Metha il legame con la Formula E ha un significato più ampio di quello di una vetrina globale: «Il campionato è più che una gara: è il nostro banco di prova per tecnologie innovative di mobilità elettrica, che guidano lo sviluppo della produzione di veicoli green e contribuiscono in definitiva a creare un ambiente più sostenibile per tutti». Insomma, è una cartina di tornasole per soluzioni d’avanguardia, da testare in pista prima che in strada. Abb ha anche due “ambasciatori” nella Formula E: la svizzera Simona De Silvestro, pilota del team Venturi, e il collega e connazionale Sébastien Buemi, già vincitore della seconda stagione della serie, e ora nel team Nissan e.Dams. Il loro ruolo è quello di evidenziare l’impegno di Abb in termini di sostenibilità e mobilità elettrica. La De Silvestro era presente all’EV Summit di ieri. Secondo lei «la Formula E è molto seguita dai giovani, che amano le prestazioni delle auto elettriche, così avanzate e veloci. La platea delle persone interessate ai comuni veicoli green è invece sempre più ampia. L’auspicio è che le soluzioni innovative tipiche del nostro mondo possano rapidamente essere utilizzate nella vita di tutti i giorni».














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