3DExperience.Works, la digital continuity nei processi manifatturieri

PartSupply in Solidworks. Copyright Dassault Systèmes

Marco de’ Francesco ♦ Il cerchio si chiude. Alla conferenza per user di Dallas, Dassault Systèmes ha rilanciato Solidworks, integrandolo con la piattaforma cuore della sua  offerta (3DExperience), in modo tale che tutte le fasi del processo produttivo dalla progettazione fino alla gestione del magazzino, e oltre, siano un tutt’uno. Target le pmi, per un mercato che vale 5 miliardi di dollari

Rivoluzione nel mondo SolidWorks, software di disegno tridimensionale nonché brand più noto e redditizio della multinazionale francese Dassault Systèmes. Ora le aziende che lo utilizzano potranno, partendo dalla progettazione, controllare tutti gli sviluppi produttivi, passando per la collaborazione tra team, per la simulazione, per la gestione del magazzino e per tanto altro. Tutte le fasi del processo, dall’idea alla consegna del prodotto, sono state collegate. È la continuità digitale. Il fatto è che a SolidWorks Worlds, la conferenza per user che si è tenuta qualche giorno fa a Dallas, è stato lanciato 3DExperience.Works, un portfoglio che di fatto integra SolidWorks con altri brand e altre funzioni della piattaforma 3DExperience, cuore dell’offerta della multinazionale, dalla quale il software di design era prima scollegato.

La strategia di espansione di Dassault Systèmes è ora dichiaratamente diretta alle piccole e medie imprese: il portfolio è progettato secondo caratteri di facilità d’uso e semplicità, ed è diretto a soddisfare le esigenze di contesti poco strutturati, duttili, e collaborativi. E il mercato c’è. Secondo Bernard Charlès,  vice chairman e CEO di Dassault Systèmes, «vale 5 miliardi di dollari. Abbiamo le idee chiare su quello che possiamo fare nei prossimi dieci anni». Industria Italiana era a Dallas, e ha seguito l’evento anche con interviste a latere della conferenza.







 

Dallas: l’intervento di Bernard Charlès, vice chairman e CEO di Dassault Systèmes

Come, grazie al nuovo portfolio, SolidWorks partecipa alla continuità digitale delle aziende

SolidWorks è considerato, da molti, uno “standard”. Il 3D per tutti, quello democratico, diffuso tra aziende piccole, medie e molecolari (ma anche tra qualche big corporation) per via della semplicità di utilizzo. È uno dei 12 brand della piattaforma 3dExperience. Questi sono specializzati per funzioni: Simulia, ad esempio, fa calcolo dinamico e cose simili. Con la creazione del portfolio 3dExperience.works viene data la possibilità agli utenti SolidWorks di accedere ad altre funzioni della piattaforma. Il fatto è che il software non era veramente integrato nella platform, e si poneva un problema di continuità digitale.

«SolidWorks è un’eccellenza sul design – ha affermato il Ceo di SolidWorks Gian Paolo Bassi – ma oggi questa attività non può essere separata dalle altre: è fondamentale evitare la dispersione di informazioni che si verifica quando le diverse fasi del processo sono scollegate. Industry 4.0 è nata anche per questo, più che per utilizzare i robot. In certi comparti industriali, come ad esempio l’automotive o l’aerospace, questo concetto è chiaro a tutti. È il motivo per cui un’automobile va sul mercato in nove o 18 mesi invece che in cinque anni, come accadeva 30 anni fa. Si è verificata una perfetta integrazione verticale, con digitalizzazione completa delle fasi di processo».

 

Gian Paolo Bassi, Ceo di SolidWorks

Dunque, il portfolio consente di partire dal design tridimensionale e arrivare al controllo della produzione nonché al ritiro del prodotto, passando per la collaborazione tra team sparsi in tutto il globo, per la simulazione, per la gestione del magazzino e per tanto altro. Come vedremo, sono coinvolti più brand: Simulia, Enovia e Delmia Works in particolare. Ma come è stato possibile? «Già nel 2006 Dassault Systèmes aveva realizzato una configurazione che consentiva l’integrazione delle funzioni: un sistema basato su database, invece che su file. La particolare architettura del portfolio consente a SolidWorks, che ha ancora file, di assimilarsi e inserirsi in un sistema più vasto di funzioni». In questa strategia, diventa fondamentale il Cloud. SolidWorks si può acquistare con una licenza perpetua o trimestrale; ma per il portfolio la forma giusta è l’utilizzo al consumo, e quindi il Cloud.

Perché Solidworks è così importante per Dassault Systèmes

«Per certi versi, la 3dExperience si è vestita da SolidWorks e si è presentata ai nostri utenti» – ha affermato Bassi, per rimarcare il ruolo centrale del software rispetto alla piattaforma. Una posizione facilmente rilevabile anche nell’ultimo passaggio, quello che ha determinato la definizione del portafoglio 3dExperience.works. Perché SolidWorks è così importante nella strategia della multinazionale francese? Un po’ perché è il “prodotto bandiera”: con SolidWorks sono stati realizzati oggetti come il braccio meccanico del Mars rover “Opportunity” della Nasa o l’Xb-1, il modello di prova del nuovo aereo supersonico di linea della società Boom Technology. Ma soprattutto perché ogni anno vengono vendute circa 80mila nuove licenze SolidWorks, una cifra davvero considerevole. Si pensi, d’altra parte, che il 23% delle entrate di Dassault Systèmes (che fattura 3,474.3 milioni di  euro) derivano da questo software.

 

Il Mars rover “Opportunity” della Nasa

Un portfolio per le Pmi

«Le piccole e medie imprese – ha affermato a Dallas Charlès – hanno bisogno di soluzioni digitali per crescere, ma hanno faticato per lungo tempo a trovare quelle giuste per le loro dimensioni. Ora con 3dExperience.works portiamo loro l’effetto della piattaforma». Ma perché si sottolinea che l’obiettivo è costituito dalle Pmi? «Perché – ha affermato Bassi – sono quelle per le quali l’agilità e la collaborazione, caratteristiche che possono implementare con il portfolio, sono di assoluto rilievo. Lavorano in un contesto dove la creazione del valore avviene all’interno di una rete di attori che sono chiamati alla co-creazione e alla definizione di relazioni. Le grandi aziende hanno altre dinamiche: processi più complessi e strutturati. Poi va detto che tra i nostri clienti c’è ThyssenKrupp AG, un gruppo industriale tedesco da 41 miliardi di fatturato con focus sulla lavorazione dell’acciaio; una sua divisione progetta ascensori e montascale con il nostro software; e Bosch, multinazionale tedesca della componentistica per autovetture che fattura 78 miliardi. Il fatto è che all’interno di questi colossi esistono dipartimenti per i quali l’agilità è importante: in un certo senso, al loro interno, replicano il modello della Pmi. Sanno che c’è bisogno di innovare, e che l’innovazione nasce in contesti poco strutturati, duttili, accessibili, essenziali e collaborativi».

Nuove funzioni grazie al portfolio: collaborazione e gestione del ciclo di vita del prodotto

In contesti industriali, l’innovazione è sostenuta dal lavoro di più team interdisciplinari che operano da tutto il mondo con informazioni globali. Enovia è lo strumento della piattaforma 3dExperience che consente a tutte le parti interessate di una azienda di confrontarsi nel momento della realizzazione di un disegno. Ma a Dassault Systèmes non interessa solo lo sviluppo di un prodotto: sono sempre più importanti, secondo l’azienda, il lancio, la modifica e il ritiro del bene dal mercato. Si parla di Plm, e cioè di gestione del ciclo di vita del prodotto. Enovia consente infatti di realizzare lanci sul mercato nel rispetto dei tempi e dei budget; di eliminare con tempestività costosi errori di sviluppo grazie a funzionalità incrociate e di sfruttare le capacità dei fornitori, integrati nel sistema. L’interfaccia è molto semplice, utilizzando un comune browser web.

 

Dallas: un momento sella convention Solidworks World
Nuove funzioni grazie al portfolio: la modellazione 3D incontra la simulazione

Grazie a Simulia il design si arricchisce di tante funzioni che sono di grande rilievo per l’industria moderna: calcolo dinamico, fluidodinamico, calcolo onde elettromagnetiche, ottimizzazione multi-fisica dei processi. Per esempio, con Simulia l’utente può simulare l’impatto dell’aria ad alta velocità sulla superficie di un auto o di un aereo, o quello dell’acqua sulla superficie immersa di una nave. Ma anche l’aspetto delle onde elettromagnetiche è importante: si pensi ad applicazioni cardiache o ai telefonini. Il problema tradizionale dei dati di simulazione è il loro isolamento: ottenuti con strumenti specialistici, non sono facilmente integrabili in altri contesti; ora, invece, sono disponibili per altre funzioni della piattaforma 3dExperience. In particolare, un intero progetto sviluppato su SolidWorks può essere “inserito” in Simulia per ulteriori valutazioni.

 

Nuove funzioni grazie al portfolio: la chiusura del cerchio con DelmiaWorks

I primi di gennaio di quest’anno Dassault Systèmes ha completato l’acquisizione, per un equivalente di 425 milioni di dollari, della società californiana Iqms, azienda leader nel settore dell’Erp per il manufacturing. L’Erp è un software gestionale per pianificare le risorse di impresa: vendite, acquisti, gestione magazzini, contabilità e altro. Successivamente, il software è stato integrato nella piattaforma 3dExperience e rinominato DelmiaWorks. Ma che se ne fa l’utente SolidWorks di questa soluzione? «Lo shopfloor delle aziende clienti – ha affermato Bassi – è spesso ricolmo di pile di carta, anche derivanti da un certo progetto delineato nelle fasi precedenti: abbondano, qua e là, fogli excel, liste di ordini, e altri supporti cartacei per definire quando deve iniziare il lavoro di una macchina, o per verificare se i materiali utilizzati sono quelli previsti dal piano. Ecco, tutto questo può essere evitato grazie all’Erp. Ma il grande vantaggio della soluzione, è che l’Erp è collegato al Mes (Manufacturing Execution System) che è quel sistema informativo finalizzato alla gestione e al controllo della funzione produttiva di un’azienda».

Insomma, il Mes realizza quel collegamento diretto ai macchinari, tale da consentire il controllo della produzione. «È strategico – ha continuato Bassi – per utilizzare pienamente le macchine e per essere sicuri che tutto sia svolto just-in-time. Collegato all’Erp, consente l’ottimizzazione della supply chain». Con questo passaggio, dalla modellazione si arriva alla produzione e al controllo della filiera. Si chiude il cerchio, per così dire. «Peraltro – ha terminato Bassi – più del 65% dei clienti di Iqms erano anche clienti di SolidWorks. In un certo senso, Iqms ha sviluppato processi adatti ad aziende che utilizzano SolidWorks».

 

Il software Delmia
Con il nuovo portfolio gli utenti Solidworks possono disegnare e realizzare nuovi prodotti e strumenti

Che cosa si può fare adesso che SolidWorks è stato integrato con altri brand della piattaforma? Bassi fa alcuni esempi. «Si pensi ad una azienda che si occupa di attrezzature per il deep-drilling, ossia per la trivellazione profonda. Notoriamente, queste perforazioni richiedono tecnologie molto avanzate e comportano costi elevati. Ci si era accorti che i denti dalle sonde si fondevano a contatto con rocce particolari. Eppure era stato tutto progettato in SolidWorks, e sembrava tutto perfetto in termini di geometria e meccanismi cinematici. Tutte le prove strutturali erano state eseguite con esattezza; ma c’era però qualcosa che non tornava quanto a interazione con certi tipi di solidi. Solo inserendo il disegno del macchinario all’interno di Simulia ci si è resi conto che il problema era dovuto a grandi deformazioni legate all’estrema rigidità di certe rocce, e che la questione poteva essere superata utilizzando denti realizzati in una particolare lega al titanio. Con questa simulazione sono stati salvati milioni di euro, perché tanto costano le macchine le cui punte si sarebbero fuse».

E poi, Bassi fa l’esempio dei prodotti realizzati in materiale composito, come il Kevlar o la fibra di carbonio. «In SolidWorks non avevamo una soluzione per disegnare oggetti di questo tipo. Ma nella piattaforma sono disponibili sistemi adatti ». E ancora, c’è la questione delle cosiddette forme organiche (quando si imita la natura nel design e nella creazione di oggetti). «Con SolidWorks per disegnare un mouse occorrevano 60 caratterizzazioni, mentre ora, con xShape, ne basta una». A proposito di xShape, questo strumento di modellazione 3D presente nella piattaforma 3dExperience viene utilizzato per realizzare progetti di forme che richiedono transizioni molto fluide, e ciò avviene in maniera molto più flessibile rispetto alla modellazione parametrica di superfici standard.

«È qualcosa di più simile alla manipolazione dell’argilla che al Cad modeling» – secondo Bassi. Funziona completamente in un browser: quindi nessuna installazione è necessaria, e ciò significa più libertà di scegliere il dispositivo su cui si vuole lavorare. Inoltre è interoperabile con altre applicazioni della piattaforma, come ad esempio xDesign. Questo software presenta caratteristiche di semplicità e combina progettazione e collaborazione cloud all’interno del browser. In pratica, è possibile creare direttamente modelli parametrici oppure seguire soluzioni suggerite da xDesign, condividendo progetti durante l’intero processo di sviluppo. xDesign mette a disposizione metodi per garantire il buon esito della collaborazione grazie a community sicure e controllate.

 

Dallas, un momento della conferenza SolidWorks Worlds

Il rallentamento dell’economia globale impatterà sulle vendite di SolidWorks?

Secondo il Fondo monetario internazionale l’espansione globale è destinata ad indebolirsi, con una crescita del 3,5% nell’anno in corso e del 3,6% nel 2020, rispettivamente in calo dello 0,2% e dello 0,1% rispetto a precedenti previsioni. Ma lo slowdown sarà più forte in Germania e Italia, importanti Paesi manifatturieri: in Germania la crescita sarà dell’1,3% (dall’1,9%) e in Italia dello 0,6% (dall’1%). Secondo la Commissione europea, peraltro, la crescita del Belpaese per l’anno in corso si fermerà allo 0,2%. Quali conseguenze tutto ciò potrebbe avere per le vendite di SolidWorks?

«Noi siamo cresciuti a doppia cifra negli ultimi 14 anni – ha affermato Bassi – passando attraverso recessioni, cambi di amministrazione, e tempeste di vario genere. Come è stato possibile? Anzitutto grazie alla diversificazione. Di tipo geografico, operando su scala globale; e di mercato, dal momento che i nostri clienti appartengono a comparti differenti. È raro che la crisi impatti su un fronte esteso. E poi le aziende alla fine devono continuare a lavorare, e in caso di crisi le migliori imprese investono per essere pronte a successive fasi espansive, per competere meglio quando le cose cambiano in positivo».

 

Dassault Systèmes
Il quartier generale Dassault Systèmes a Vélizy Villacoublay

 

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La piattaforma 3dExperience

La piattaforma consente alle imprese di svolgere più attività: progettazione e servizi di modellazione 3D, gestione dei dati, collaborazione sociale, simulazione e indicizzazione dei Big Data in tutte le discipline aziendali, dall’ingegneria alle vendite; ma anche sistemi per sperimentare virtualmente l’utilizzo di un prodotto nel mondo reale. Queste capacità digitali sono state, come si è visto, sviluppate negli anni con brand diversi, ad iniziare da Catia. Altri brand si sono aggiunti; ma alla fine sono stati tutti embeddati nella piattaforma. In pratica, tutte le funzionalità dei brand sono state integrate nello stesso software, tanto che l’utilizzatore non ha percezione di utilizzare un marchio o l’altro. Sono applicazioni del sistema. Comunque sia, i brand sono questi: 3DExcite, 3DVia, Biovia, Catia, Delmia, Enovia, Exalead, Geovia, Netvibes, Simulia, Solidworks.

SolidWorks

Inizialmente sviluppato dalla Solidworks Corporation – fondata nel 1993 a Waltham (nel Massachusetts) da uno studente del Mit, Jon Hirschtick – era esclusivamente dedicato all’ingegneria meccanica. Si trattava, al tempo, di realizzare un Cad 3d facile ed economico, che utilizzasse Windows come sistema operativo. Quattro anni dopo la fondazione, la società fu acquistata al 100% da Dassault Systèmes, che dal 1977 aveva imposto nel mercato Catia, un software tridimensionale per la gestione di vita del prodotto. Ora SolidWorks, che è in costante evoluzione, si occupa di Cad 2d, Cad 3d (dove Cad sta per progettazione assistita dall’elaboratore), Cam (produzione assistita da computer), collaborazione, progettazione elettrica, nonché soluzioni di simulazione, di produzione additiva, di meccatronica e IoT, e di tanto altro. In pratica, c’è un po’ tutto per disegnare oggetti anche molto complessi, anche grazie ad una gamma di strumenti di analisi in grado di prevedere il comportamento fisico di un prodotto nel mondo reale, collaudando i modelli Cad in ambiente virtuale.














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