2020: per Prysmian una nuova nave posacavi

La piattaforma Ulisse di Prysmian
La piattaforma Ulisse di Prysmian

La  multinazionale dei cavi  ha annunciato un investimento di oltre  170 milioni di euro per la nuova realizzazione. La nave andrà a ingrossare una flotta che comprende già tre imbarcazioni

La nuova nave posacavi sarà progettata per   garantire maggiore capacità e versatilità nella realizzazione dei progetti. Godrà infatti di funzionalità avanzate: capacità di installazione in acque profonde a più di 2.000 metri, capacità di carico cavi superiore grazie ad ampie piattaforme rotanti, possibilità di eseguire operazioni complesse di installazione supportando diverse attrezzature per l’interro, inclusi gli “aratri sottomarini”, sistemi all’avanguardia per il posizionamento e la tenuta in mare ed un ridotto impatto ambientale. L’ operatività della nuova nave posacavi è prevista entro il secondo trimestre del 2020.

La flotta attuale di Prysmian composta da tre navi posacavi, Giulio Verne, Cable Enterprise e Ulisse (nella foto d’apertura), unita a una  ampia gamma di attrezzature  per l’installazione e l’interro, quali l’Hydroplow e le macchine PLB Sea Mole e Otter, e alla tecnologia dell’aratro sottomarino HD3, è già tra le più tecnologicamente avanzate al mondo. Questo nuovo asset strategico servirà a consolidare  la posizione  tecnologica e di mercato del Gruppo nel settore dei cavi e sistemi sottomarini, consentendo di internalizzare ulteriormente le attività di installazione, oltre a garantire maggiore precisione di consegna ed esecuzione dei progetti.







Nelle intenzioni dell’ azienda, questo asset strategico servirà a  consolidare l’approccio “chiavi in mano”  che permette di fornire progetti EPCI (Engineering, Procurement, Construction & Installation) con soluzioni “end-to-end” che includono servizi di ingegnerizzazione, produzione, installazione, monitoraggio e diagnostica dei sistemi in cavo sottomarino per la trasmissione di energia. In particolare l’investimento nella nuova nave è finalizzato a supportare le prospettive di crescita a lungo termine del Gruppo nel mercato dei sistemi in cavo sottomarino, rafforzandone le capacità di installazione ed esecuzione di progetti di interconnessione e di cablaggio di parchi eolici offshore.

Nel 2017 il Gruppo si è aggiudicato nel settore dei cavi sottomarini diverse importanti commesse con un order intake del valore di circa €1 miliardo e con un  portafoglio ordini per oltre €2.400 milioni al 31 dicembre 2017. Tra i principali progetti di interconnessione recentemente assegnati a Prysmian figurano IFA2, collegamento energia sottomarino tra Gran Bretagna e Francia, e l’interconnessione NGCP (National Grid Corporation of the Philippines) nelle Filippine. Nel settore dei parchi eolici offshore Prysmian realizzerà per conto di RTE (Réseau de Transport d’Électricité – operatore di rete francese) i collegamenti tra i primi parchi eolici offshore che verranno costruiti in Francia.














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1 commento

  1. Perché non provano a costruire una nave piccola posa cavi-tubi(con escavatore adattato e camion con tubi (o cavi) sulla riva) stretta e lunga per i fondali dei fiumi.
    Ma forse la sfida di un metodo così è troppo.

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