2 /Berlino: i Giovani Imprenditori di Confindustria al G20 YEA Summit

di Antonio Capaldo ♦ Quality Education: sviluppare competenze che siano in linea con quelle che saranno le esigenze future

Pubblichiamo il secondo di una serie di contributi che i Giovani Imprenditori di Confindustria, presenti al G20 Young Entrepreneurs’ Alliance (G20YEA) di Berlino, hanno deciso di consegnare in esclusiva ai lettori di Industria Italiana. L’autore, Antonio Capaldo, dalla storica azienda Antonio Capaldo Spa, attiva nella distribuzione di utensileria e ferramenta, ha fondato Panta Rei Srl, attiva in iniziative imprenditoriali legate al mondo del web e il marchio TrenDevice, soluzione di reCommerce n.1 in Italia per acquistare iPhone e iPad e per vendere il proprio usato.







I giovani imprenditori sono consapevoli di vivere un’era di profondo cambiamento sociale, economico, politico. Un dato interessante è che il 65% dei lavori del futuro oggi non esiste ancora e questo pone una forte sfida al sistema educativo ed a tutte le parti sociali coinvolte. L’idea chiave nelle proposte dei giovani imprenditori è sviluppare competenze che siano in linea con quelle che saranno le esigenze future. La scuola è essenziale, ma non può ridursi a mera acquisizione di conoscenze, deve guardare al futuro.

Occorre fornire alle nuove generazioni competenze basilari in materia digitale, una migliore preparazione sulle discipline scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche; non si chiede alle scuole di dare più nozioni, ma di costruire solide fondamenta sulle quali le persone possano poi costruire il loro futuro secondo le proprie sensibilità.

 

Eguale importanza va a quelle competenze personali e quei valori umani che troppo spesso vengono misconosciute, sacrificate sull’altare di conoscenze solo teoriche. La capacità di lavorare in gruppo, di fare squadra, di sintetizzare differenti visioni sono capacità che devono essere coltivate fin dalla giovane età. Vanno altresì curati i valori etici fondamentali dal rispetto dell’altra persona a quello della dignità del lavoro in tutte le sue forme; si tratta di valori essenziali per creare una società più equa e giusta.

In questa diversa visione del mondo di domani, si inserisce anche l’attenzione per l’imprenditorialità. L’essere imprenditori deve essere visto, dalle nuove generazioni, come uno dei possibili e naturali sbocchi della propria vita o addirittura parte di un percorso che possa prevedere in alcune fasi di essere dipendente ed in altre fasi imprenditore. Questa nuova visione dell’imprenditore aiuterà il passaggio da una mondo di contrapposizioni di tipo novecentesco ad un sistema dove le figure degli imprenditori e dei collaboratori, soprattutto nelle piccole e medie imprese, tendono ad essere meno “fisse” nello scorrere del tempo, potendosi i ruoli invertire proprio per la variabilità dell’ambiente.

Un momento di discussione al G20 YEA Summit di Berlino

Essere imprenditori vuol dire avere capacità di assumere rischi, valutarli, saper costruire gruppi di persone che lavorino insieme. Anche per questo si propone alle istituzioni educative di collaborare perché l’imprenditorialità venga costruita sin da giovani; se è vero che non tutti possono essere imprenditori, conoscere cosa c’è dall’altra parte contribuirà a ridurre le frizioni e faciliterà la comprensione reciproca.

Gli imprenditori garantiranno il loro impegno a cooperare con il sistema educativo fornendo supporto alle realtà scolastiche e portando la loro visione del mondo più moderna e concreta. In questo scenario i percorsi di alternanza scuola/lavoro e la riscoperta dell’apprendistato saranno due punti cardine. E’ con queste idee e visioni del futuro che i giovani imprenditori vogliono migliorare il futuro dell’Italia e del mondo.














Articolo precedente1/Berlino: i Giovani Imprenditori di Confindustria al G20 YEA Summit
Articolo successivo3 /Berlino: i Giovani Imprenditori di Confindustria al G20 YEA Summit






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui