Un minibond per lanciare in orbita Aero Sekur

Progetto per la sonda spaziale ExoMars
Progetto per la sonda spaziale ExoMars

Un minibond lancia nello spazio Aero Sekur, la società italiana che collabora alla missione della sonda spaziale ExoMars, veicolo che dovrà porre le basi per la realizzazione della prima stazione su Marte. L’azienda ha vinto ben tre gare nel primo anno di Horizon 2020, il programma quadro Ue per la Ricerca e l’Innovazione, tanto da essere etichettata come esempio virtuoso dal Miur. È, infatti, leader mondiale nella produzione di tessuti speciali e in gomma per il mondo della difesa, lo spazio e l’avionica. Sono solo alcune delle credenziali che può esibire Aero Sekur, società con quartier generale ad Aprilia (Latina), controllata dalla britannica Aero Sekur Ltd (holding partecipata al 54% dal fondo Tosca Penta, oltre che da investitori istituzionali e privati), ma con top management tutto italiano.

Dispositivi di sicurezza Aero Sekur
Dispositivi di sicurezza Aero Sekur

Per convincere i risparmiatori a premiare la sua prima emissione di minibond da 5 milioni di euro, infatti, vi sono anche le nude cifre, che raccontano di ricavi 2015 per 36,6 milioni di euro, con incremento del 12% sul 2014. Ai 18,5 milioni del fatturato del settore Aeronautica, si aggiungono i 15 del settore Difesa e i 3,1 milioni del settore Spazio. L’ebitda 2015 è stato pari a 3,4 milioni, circa il 9% del fatturato.







Il collocamento dei bond è scadenzato dal 25 luglio al 25 agosto, con rendimento del 5,75%. Emissione e regolamento sono fissati per il 26 agosto. “Il gruppo è in crescita progressiva. Il nostro piano industriale prevede un aumento delle vendite dell’8% nel prossimo triennio. Raggiungeremo l’obiettivo grazie alle maggiori commesse nei settori difesa e airborne”, racconta l’amministratore delegato di Aero Sekur, Marco Borghesi. “Il ricorso al mercato dei capitali ci consente di imprimere la necessaria accelerazione ai nostri programmi”.

Advisor ed arranger dell’operazione dell’emissione è Banca Promos. La raccolta è destinata a sostenere un ulteriore potenziamento e ampliamento dell’investimento in ricerca e sviluppo. Una leva fondamentale per Aero Sekur: negli ultimi cinque anni sono stati stanziati oltre 12 milioni di euro.

Silvio Rossignoli
Silvio Rossignoli

Il 2001 anno della svolta

È dal 2001 che Aero Sekur, costituita nel 1968, ha cambiato marcia. L’uomo della svolta è l’attuale presidente, Silvio Rossignoli. La strategia è stata orientata a porre in atto un’ampia diversificazione produttiva, superando la centralità di un prodotto che per decenni ha segnato la storia dell’azienda: il paracadute.

Tra i prodotti di punta di Aero Sekur, attualmente figurano anche tute, maschere antigas, giubbetti balistici. Molto importante, per l’ulteriore salto di qualità compiuto dal gruppo recentemente, è stata l’acquisizione di una commessa per la realizzazione di hangar gonfiabili per il cacciabombardiere F-35, bandita da Northrop Grumman nel 2011. Si tratta di una struttura che assicura all’aeromobile una manutenzione in campo, con l’ausilio di condizionatori che permettono l’operatività a qualsiasi latitudine e clima, dall’Artico all’Equatore.

Il forte investimento in ricerca e sviluppo è all’origine di nuove produzioni per l’aerospazio e la difesa, che hanno contribuito a rafforzare prestigio e affidabilità dell’azienda. Prodotti che hanno avuto un successo notevole nella pratica sperimentazione. Si va dai galleggianti gonfiabili per elicotteri, airbag giganteschi in caso di ammaraggio, e zattere per l’equipaggio, ai serbatoi flessibili per automezzi blindati ed elicotteri. L’episodio più clamoroso, un autentico “spot involontario” per il gruppo, si è verificato in Afghanistan. Un elicottero Mangusta delle Forze armate italiane è stato colpito in volo. Il dispositivo messo a punto da Aero Sekur ha fatto sì che il foro del serbatoio si richiudesse nel giro di qualche secondo, evitando fuoriuscite di carburante e conseguenti pericoli di incendio, e consentendo di proseguire il volo e dunque di salvare la vita all’equipaggio.

Dispositivi Airborne di Aero Sekur
Dispositivi Airborne di Aero Sekur

I nuovi programmi

Il lancio del minibond dovrebbe permettere ad Aero Sekur di raccogliere una buona parte dei capitali necessari a finanziare il piano di investimenti triennale varato dal gruppo, per un importo di 4 milioni 350 mila euro, nel periodo 2016-2018. Tra gli obiettivi dei programmi di ricerca e sviluppo figurano l’ingresso in nuovi mercati per i sistemi di sicurezza degli elicotteri, Russia in primis, il miglioramento dei prodotti di protezione balistica, e lo sviluppo di nuovi prodotti per la protezione Nbcr (nucleare biologica chimica radiologica). Il gruppo si propone anche l’attuazione di interventi per ampliare la capacità produttiva, adeguando e potenziando le linee di produzione. Occorre inoltre far fronte alla necessità di allestire e attrezzare il sito di manutenzione statunitense a Pensacola, finalizzato essenzialmente a eseguire la commessa per i F35-JSF e a fornire supporto logistico e manutentivo a terzi.

Il ruolo di Banca Promos

L’intero piano di investimenti, oltre che del ricavato della raccolta minibond, si avvarrà del cash-flow generato dalla performante gestione degli ultimi anni. L’emissione sarà determinante per accelerare i tempi. “Siamo lieti di affiancare Aero Sekur nel suo sforzo di ulteriore espansione”, dichiara al riguardo Ugo Malasomma, Presidente di Banca Promos. “Cerchiamo di accompagnare le pmi lungo un percorso evolutivo e di crescita che le porti ad essere riconosciute nel mercato dei capitali, dove lavoriamo da oltre 35 anni, fino a giungere alla quotazione in Borsa Italiana o in altri mercati finanziari, a seconda della tipologia di impresa”.

“In una situazione di mercato come l’attuale, che vede da un lato il permanere della stretta creditizia, legata a vari fattori, e dall’altro la necessità degli investitori professionali di trovare forme d’investimento remunerative con profili di rischio monitorabili”, spiega Ugo Malasomma, presidente di Banca Promos, “abbiamo scelto di mettere a disposizione di aziende e investitori le nostre competenze, maturate in oltre 35 anni di presenza sul mercato dei capitali, svolgendo una funzione di ‘ponte’ tra queste esigenze contrapposte ma complementari. E’ un percorso, quello che facciamo con le aziende, che ha l’obiettivo di abituarle ad un linguaggio per loro ostico: quello dei mercati finanziari, dove sono richieste informazioni trasparenti, esaustive, organizzate e tempestive. Un sentiero evolutivo che considero obbligatorio per tutte quelle aziende che vogliono crescere, svilupparsi e consolidare la propria immagine e presenza sui mercati”.

Identikit

Il gruppo Aero Sekur ha 230 dipendenti, di cui 36 ingegneri. Le sedi operative italiane sono Aprilia, Caselle Torinese, Arenzano (Genova) e San Pietro Infine (Caserta). Oltre alla holding britannica, Aero Sekur è presente nel mondo anche con la controllata Usa Aero Sekur Inc.














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