Ada, innovazione nel mobile digital marketing

Shopping via smartphone
Shopping via smartphone

di Giulia Cimpanelli ♦ Mentre si  conferma la crescita di  Internet  grazie agli accessi dai dispositivi mobili, per il mobile engagement arriva la proposta “fai da te”di The Box Company

Una piattaforma di mobile marketing che offre, a portata di click e di drag&drop, tutti gli strumenti per mappare il percorso digitale del cliente, dal mobile landing page allo story telling, passando per le newsletter e altre forme di email marketing. Questo è Ada, messa a punto dalla startup di Gravina di Puglia, The Box Company. La  novità della soluzione di The Box Company è che  Ada dà a chiunque, anche ai non esperti, la possibilità di creare gli strumenti di marketing dedicati alla propria azienda o punto vendita in  una  maniera molto semplice e immediata, aprendo così al mobile digital marketing la potenzialità di un mercato in costante crescita.







Infatti il principale driver di  sviluppo per internet in Italia in questo momento è rappresentato dagli accessi da dispositivi mobili che   costituiscono la piattaforma su cui le audience trascorrono la maggior parte del tempo online: due minuti su tre. Il mobile raggiunge utenti non attivi su desktop, e nonostante il suo utilizzo sia largamente complementare a quello del desktop, una componente sempre più consistente di chi naviga in rete accede solo da smart devices.

Fonte: comScore MMX Multi-Platform dicembre 2016 ®comScore Inc-Proprietary

 I dati vengono dalla recentissima ricerca “Internet in Italia, I trend del 2017”, portata a termine da comScore, società di misurazione cross-piattaforma che rileva con precisione le audience, i brand e il comportamento dei consumatori in tutto il mondo. La popolazione online in Italia è in crescita, ma soprattutto aumentano – in particolare tra i più giovani – gli utenti ‘mobile only’, che si connettono cioè solo da dispositivi come smartphone e tablet; assieme rappresentano un terzo di coloro che si collegano tramite computer desktop. Ecco che quello che è diventato e sarà sempre più il più intimo e frequentato tra gli oggetti della vita quotidiana si pone come un obbiettivo imprescindibile del marketing. E le aziende che fanno?

Fonte: comScore MMX Multi-Platform dicembre 2016 ®comScore Inc-Proprietary

Aziende in caccia mobile

Una ricerca dell “Osservatorio Mobile B2C Strategy del Politecnico di Milano”, titolata  “Mobile, think out of the box”   rilevando come  gli investimenti delle aziende  medio/grandi nel Mobile Advertising siano in crescita del   53%, ha  analizzato il comportamento di 170 imprese italiane, suddividendole in  5 differenti cluster. Oltre la metà di queste ha già puntato o punterà decisamente sull’avvento inarrestabile del mobile. Sono quelle inquadrate dalla ricerca in due categorie. La prima è Mobile First, vale a dire le aziende che hanno già investito un importante tranche dell’intero budget aziendale per il disegno lo sviluppo e l’utilizzo del digitale e soprattutto del mobile.

Fonte: Osservatorio Mobile B2C Strategy del Politecnico di Milano

Si tratta in tutto il 16% del campione e sono aziende che hanno al loro interno personale altamente preparato e qualificato in ambito tecnologico digital e mobile, che lavorano a pieno per sfruttare al massimo il canale mobile affiancandolo e amalgamandolo agli altri canali utilizzato per la comunicazione, la promozione e il rapporto con il customer. Ci sono poi quelle definite Work in progress: rappresentano il 35% del campione, e sono aziende che nei prossimi mesi, confidando enormemente nell’importanza dell’utilizzo del canale mobile e digital, hanno pianificato e attuato cambiamenti nell’asset aziendale per l’introduzione a pieno del canale mobile per la loro piano di business. Rimandiamo alla tabella pubblicata per le altre categorizzazioni.

The Box Company

E’ a questo mercato dagli sviluppi promettenti che parla Ada, che possiamo definire come un assistente virtuale in grado di dare  anche a chi non è un esperto informatico la possibilità di creare contenuti digitali e mobili dinamici. Ha un nome femminile e non a caso si chiama Ada: è nome del primo sviluppatore informatico al mondo, Ada Lovelace, e a battezzarlo così è stata la startup di Gravina di Puglia The Box Company. Partita nel 2013 con la mission impossibile di mettersi in competizione con i grandi player americani della Silicon Valley nel settore del mobile marketing, oggi The Box Company cresce a doppia cifra di anno in anno: dal fatturato di 1 milione di euro e 12 dipendenti nel 2014, è passata a 2 milioni e 18 dipendenti nel 2015 e a 3 milioni di fatturato e 55 persone impiegate nel 2016.

roberto calculli
Roberto Calculli, CEO The Box Company

La soluzione Ada è per tutti

Torniamo ad Ada: si tratta di una piattaforma di mobile marketing che offre, a portata di click e di drag&drop, tutti gli strumenti per mappare il percorso digitale del cliente, dal mobile landing page allo story telling, passando per le newsletter e altre forme di email marketing. Ma la vera rivoluzione di Ada è la sua semplicità, che consente una user experience di grande facilità. La soluzione di The Box Company, infatti, dà a chiunque, anche ai non esperti, la possibilità di creare gli strumenti di marketing dedicati alla propria azienda o punto vendita.

Il software prevede un sistema diviso in tre ambiti: creazione, distribuzione e misurazione. « Nel primo ambito – spiega il Ceo e fondatore Roberto Calculli – si possono crere nove differenti tipi di contenuti digitali e codici nativi per mobile che consentono di sviluppare video, landing page promotion e altre diverse tipologie di esperienze digitali e di campagne. Il tutto senza avere alcuna competenza tecnica».

Lo si fa semplicemente selezionando con un click le soluzioni preconfezionate che meglio si adattano alla propria azienda e personalizzandole poi con immagini e scritte a piacere. Questa soluzione è dedicata alle agenzie di marketing e comunicazione che le utilizzano per i loro clienti, siano i punti vendita di molte catene (tra questi, per esempio Natuzzi o alcuni ristoranti Mc Donalds’), o anche piccole e medie imprese.

In pratica con codice proprietario l’azienda è in grado di creare una landing page, ( la pagina a cui si vene indirizzati una volta dato il via alla ricerca sui motori di navigazione) o una pagina pubblicitaria o altri contenuti mobile su misura per la propria clientela semplicemente scegliendo dei “pezzi” dall’applicazione web Ada.  «Abbiamo fatto nel mobile marketing quello che Apple ha fatto nella telefonia: – prosegue l’amministratore – integrare una serie di strumenti che “vivevano” separati in più dispositivi, in un unico strumento e poi lo abbiamo reso semplice con l’interfaccia touch ».

Un’altre particolarità di Ada consente anche di creare contenuti digitali articolati:  « Si può mettere insieme una storia sfogliabile completa con pochi click – prosegue Calculli – basta selezionare il format “storia”, caricare un’immagine e tutte le didascalie, testi o titoli che servono, pagina per pagina. Arriva poi la distribuzione: si clicca su “Crea link” e si veicola a piacimento il contenuto (via mail, sul proprio sito, indicizzandolo su Google e così via) ».

Infine la misurazione: attraverso queste tecnologie mobile è possibile analizzare le interazioni degli utenti e misurarle in ottica temporale attribuendo punteggi basati sul comportamento (behavior) e sui dati acquisiti (demographics) nelle diverse esperienze di contatto. I costi?  «Dipendono ovviamente da quanti account il cliente chiede – precisa Calculli – se sono pochi hanno un prezzo di 3.000 euro l’uno, un costo che scende man mano che aumenta la portata del pacchetto richiesto dal medesimo cliente ».

Il Team The Digital Box al lavoro

Novità che parlano da sole

Tra gli strumenti di digital marketing che Ada permetterà di realizzare ci saranno anche i chatbot, assistenti vocali alle vendite digitali personalizzati. « Ada Chat Bots Builder è il modulo che consentirà a chiunque di realizzare un assistente virtuale per la propria attività – spiega il titolare -. Un’innovazione capace di rivoluzionare il mercato del marketing convenzionale, creando un forte e indissolubile legame tra consumatore e brand rendendo più efficienti le attività di piccole e medie imprese, con il risparmio di tempo e denaro.  »

Sulla stregua di alcuni colossi mondiali come Facebook, Apple, Microsoft e Google, che hanno da poco lanciato il loro “assistente digitale” ( non soltanto uno speaker vocale, ma un dispositivo intelligente capace di ascoltare e di rispondere) The Box Company ha messo a punto un software capace di conversare in una chat online, in un linguaggio naturale, interpretando le richieste degli utenti e proponendo risposte “pertinenti”, indistinguibili da quelle di una persona reale.  « Il linguaggio è l’interfaccia più naturale che gli esseri umani conoscono; – spiega ancora Calculli – ed è l’interfaccia che i ChatBot utilizzano. Questa sarà la prossima grande piattaforma globale.»

« Grazie all’elevato know-how raggiunto nell’ambito dei sistemi di Intelligenza Artificiale,  Ada – sostiene Calculli – si presenta sul mercato europeo come la più innovativa piattaforma integrata per il Mobile engagement al momento. Uno strumento strategico di supporto alle attività dei marketer, per rendere più semplici e proficue le attività di gestione degli utenti in tutto il percorso che va dal coinvolgimento iniziale fino alla relazione ripetuta nel tempo ».

La politica di acquisizioni

Proprio con il proposito di sviluppare soluzioni dotate di intelligenza artificiale lo scorso settembre The Box Company   ha acquisito la senese QuestIT, una startup riconosciuta a livello mondiale nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. Insieme le due aziende puntano ora a diventare un polo di eccellenza nella ricerca e nello sviluppo software in ambito digitale, per arrivare a competere con i colossi IT americani.

Nata nel 2007 come spin-off dell’Università degli studi di Siena, QuestIT ha sviluppato tecnologie in ambito di IA (machine learning, data mining, natural language processing, conversational agent) e ha svolto attività di ricerca e sviluppo nel settore dell’analisi semantica, con un particolare focus sul modello domanda-risposta. Con un fatturato di circa un milione di euro e 20 dipendenti altamente qualificati, QuestIT è stata interamente acquisita dalla società pugliese.

Tra i clienti di The Box Company , che ha sedi in Italia, in Spagna a Barcellona e negli Stati Uniti a Palo Alto, ci sono Natuzzi, Bmw Italia, Listone Giordano, Pagine Gialle, Mc Donalds’, per un totale di oltre diecimila account avviati. Non è un caso che a crederci e a decidere di investire acquisendo una quota importante dell’azienda sia stato Marco Landi, presidente e cofondatore di Atlantis Ventures, gruppo di consulenza internazionale, ed ex presidente mondiale di Apple: Landi oggi è presidente della “scatola digitale pugliese”.

 














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