Tessuto 4.0, i driver per l’industria del fashion

 A Milano l’ Assemblea Annuale dei Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia. I   driver per l’industria del fashion e il progetto Connection

L’assemblea, aperta dagli interventi del Presidente Sistema Moda Italia Claudio Marenzi, del Presidente Nazionale Gruppo Giovani Confindustria Marco Gay e dell’Assessore Moda e Design Comune di Milano Cristina Tajani,  ha ascoltato la  relazione introduttiva del Presidente Nazionale Gruppo Giovani Sistema Moda Italia Alessandra Chiara Guffanti. « Nessuno ha modelli preconfezionati, ma le sfide che affrontiamo e che ci attendono sono complesse e il sistema può aiutarci a fronteggiarle, si tratta di problematiche riconducibili alla scarsità delle risorse disponibili e, al contempo, a linee di tendenza populistiche che spingono verso la disintermediazione nei rapporti tra base e potere.» ha detto Guffanti aggiungendo che per superare queste difficoltà oggettive «l’associazione deve investire internamente in tecnologia e innovazione. Smi può e deve sempre di più caratterizzarsi per la ricerca di sinergie. L’innovazione ci offre strumenti per centuplicarne le potenzialità.» Guffanti ha concluso dicendo che  «la mia Vision di Smi la identifica come una piattaforma di connessione tra le aziende e con i driver,  che opera in regime di monopolio per il bene di tutti. Una piattaforma fatta da idee e digitale, pensiero e rete, progetti e creatività.»







alessandra-guffanti
Alessandra Chiara Guffanti, Presidente Nazionale Gruppo Giovani Sistema Moda Italia e Sales & Business Dev Director @ Concept Showroom Guffanti

Il progetto Connection

Alessandra Guffanti  in un confronto con il capo dell’area Trade Consumer&Luxury del British Consulate Marina Iremonger ha presentato  CONNECTION : la futura piattaforma per connettere designer internazionale e produttori italiani . «Il servizio  – ha detto Alessandra Guffanti – ha l’obiettivo di generare visibilità commerciale per le imprese della filiera tessile italiana, e in particolare per quelle associate a SMI, attraverso uno strumento di matching tra tutti gli operatori, italiani e stranieri che intendano produrre le proprie collezioni in Italia e le nostre imprese associate, tenendo conto delle loro specificità. Connection è la risposta che SMI vuole dare a questo tipo di domande, – ha aggiunto Guffanti – mettendo in contatto coloro che desiderano produrre la loro linea di prodotti in Italia e le aziende associate alla Federazione. Nasce perché ci siamo resi conto che qualora uno stilista o un’azienda straniera , anche di grande dimensione, voglia confezionare in Italia, non c’è un marketplace, ma solo fiere di settore e sfilate nelle quali intercettare produttori di tessuti. Chi produce e fa realmente Made In Italy si basa al 99% sul passaparola.Un gran numero dei soci Smi sono confezionisti, ma non sappiamo bene se fanno pantaloni o abiti e con quali caratteristiche. Dobbiamo- ha concluso Guffanti –  prima che diventi il business di altri soggetti, mettere in condizione i nostri confezionisti e nobilitatori di aggiornare in modo strutturato le informazioni. – e ha aggiunto – La sfida è di valorizzare la nostra filiera tessile/moda e le specificità dei suoi distretti produttivi, creando delle nuove opportunità di business in Italia e verso l’estero. »

Industria tessile
Industria tessile

Gli altri focus

Il focus sull’INNOVAZIONE  ha visto  gli interventi della Senior Manager di Accenture Strategy Francesca Romana Saule, di Marco Bardelle di Pointex Polo Innovazione Tessile di Start up Initiatives for fashion Banca Intesa , di Aldo Tempesti direttore di Texclubtec e di Anna Mazzer di Pitti Immagine E-pitti Decoded fashion.

La FINANZA come driver per la crescita e l’internazionalizzazione è stato oggetto di un confronto tra l’amministratore delegato di Simest Andrea Novelli e quello di Elite Borsa Italiana Luca Peyrano.

Il confronto sulla  FORMAZIONE  , guidato da Francesca Romana Rinaldi docente di Strategy e Fashion Management all’ Università Bocconi , ha visto gli interventi di Luca Lisandroni CoCeo Cucinelli per “La scuola dei Mestieri” , Stella Sturini head of production per Givenchy in Zama Sport e Roberto Portinari di Piattaforma della moda . Paolo Bastianello, di Piccola Industria di Confindustria che presenterà “Adotta una scuola-Progetto per le scuole delle zone colpite dal sisma”.

Del focus sul driver SOSTENIBILITA’  si è occupato il dir.gen. di Eurojersey Andrea Crespi a capo della Commissione sostenibilità in SMI intervista dalla docente di Strategy e Fashion Management all’ Università Bocconi Francesca Romana Rinaldi.

 Ha concluso l’evento il panel dedicato ai TERRITORI, come driver di marketing per l’industria tessile,nel quale si confronteranno Carlo Piacenza (Piacenza Cashmere e Progetto Bifuel) per Biella, Paola Moretti (Tintoria Moretti e Progetto Comon) per Como, Carlo Palmieri (Carpisa Yamamay Progetto Napoli meets the world) per Napoli, Marco Cardinalini (Cardinalini Confezioni e Progetto Cashmere Award) per l’Umbria, Michele Fumarola (Berwich) per la Puglia, Alessio Ranaldo (Pointex spa) per I GGI della Toscana Nord e Aldo Rivolta (Rivolta Carmignani 1867) per Milano Assolombarda .














Articolo precedenteAIIA, affrontare il rischio, giorno per giorno
Articolo successivoIndustriamo l’ Italia a Venezia






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui