Prima Industrie punta sulla manifattura additiva

di Filippo Astone* ♦︎ VIDEOINTERVISTA ♦︎ La società di Gianfranco Carbonato, leader in Europa nella costruzione di macchine laser industriali, punta su questa modalità di produrre che fa leva, appunto, sul laser. Il fondatore ci parla di questo, delle macchine laser del futuro (sempre più autonome) e dello sviluppo del suo business, che ha visto nel 2018 il fatturato record di 466,9 milioni. Incontro avvenuto in occasione della tappa torinese dell’Ey Manufacturing Lab

 

Prima Industrie è la società italiana leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera.







Il Gruppo, fondato più di 40 anni fa dall’attuale presidente Gianfranco Carbonato, ha chiuso il 2018 con un fatturato record di 466,9 milioni di euro – in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2017 – impiega 1.800 dipendenti, vanta più di 13.000 macchine installate in oltre 80 Paesi, ha stabilimenti produttivi in Italia, Finlandia, Cina e USA, investe dal 5 al 6% delle revenue annue in ricerca e sviluppo ed è fra i primi costruttori mondiali nel proprio mercato di riferimento.

Sono tre le divisioni in cui è strutturata Prima Industrie: Power, Electro e la neonata Additive, istituita nel 2018. Il primo settore sviluppa, genera e commercializza macchine laser e per la lavorazione della lamiera: macchine laser 2d e 3d, sistemi di foratura laser, punzonatrici e sistemi combinati, piegatrici e pannellatrici. Le apparecchiature dell’azienda di Carbonato sono ampiamente impiegate nelle industrie dell’auto, dell’aerospazio ed energia, dei macchinari agricoli e del bianco.

I sistemi laser hanno subito un grande cambiamento circa dieci anni fa, quando i generatori laser si sono trasformati da sistemi a gas a laser in fibra, che utilizzano una tecnologia che permette di aumentare la potenza con consumi energetici ridotti. In futuro, le macchine saranno sempre più autonome ed interconnesse con sistemi di gestione della produzione e di manutenzione preventiva, che si baserà sui big data: diventeranno sempre più degli oggetti automatici in cui l’operatore tenderà concettualmente a sparire e avrà sempre più importanza chi programma la produzione. Questa visione così interconnessa di macchinari sempre più sofisticati, che in futuro non saranno più presidiati e potranno modificare automaticamente i parametri del lavoro, è in pieno accordo con la roadmap dello sviluppo tecnologico Industria 4.0.

Prima Electro si occupa di elettronica embedded, motion control e cnc, sorgenti laser ad alta potenza, progetta la meccanica e il software del prodotto; l’hardware è pensato in sintonia con le necessità della produzione di serie e l’utilizzo dei sistemi operativi più diffusi permette ai progettisti di sviluppare sistemi embedded e real-time.

La terza ed ultima divisione, Prima Additive, sviluppa, produce, vende e distribuisce sistemi industriali per applicazioni metalliche di additive manufacturing tramite tecnologie Powder Bed Fusion e Laser Metal Deposition; questa nuova tecnologia di Prima è richiesta in modo particolare dai comparti aerospaziale, automotive ed energetico, in cui la manifattura additiva sta velocemente prendendo piede. Prima Additive fornisce una serie di servizi che possono essere personalizzati a seconda dei diversi bisogni: training avanzati, consulenze tecniche orientate alle applicazioni per manifattura additiva, additive product design e ottimizzazione di processo.

 

Prima Additive

Prima Additive è la divisione di Prima Industrie che sviluppa, produce, vende e distribuisce sistemi industriali per applicazioni metalliche di Additive Manufacturing. Prima Additive è tra i pochi produttori e distributori al mondo a proporre le migliori tecnologie Laser per Additive Manufacturing: Powder Bed Fusion (PFB) e Laser Metal Deposition (LMD). Beneficiando della storica esperienza nel campo dei macchinari e delle sorgenti laser di Prima Industrie, Prima Additive, supporta i propri clienti nello sviluppo di applicazioni innovative guidate dai bisogni emergenti e dalla domande nei maggiori settori industriali (aerospaziale, automotive, energetico) dove l’Am si sta velocemente evolvendo.

Con il suo portfolio prodotti attualmente composto da “Print Sharp 250” (Tecnologia PBF) e “Laserdyne 430 & 795” (LMD), Prima Additive offre le due maggiori tecnologie laser presenti sul mercato per applicazioni di Additive Manufacturing e aspira, sia attraverso partnerships strategiche, sia con le nuove soluzioni innovative che verranno lanciate sul mercato dal prossimo anno, a diventare uno dei produttori leader nel mercato dell’Am.

Prima Additive è orientata verso un supporto completo al cliente e fornisce una suite di servizi che possono essere personalizzati a seconda dei diversi bisogni di ciascuna azienda. Prima Additive offre: training avanzati, consulenze tecniche orientate alle applicazioni per manifattura additiva, additive product design e ottimizzazione di processo. Prima Additive è in pieno accordo con la roadmap dello sviluppo tecnologico Industria 4.0, ovvero dell’industria smart del futuro.

 

*Ha collaborato Chiara Volontè














Articolo precedenteSmart Vision Forum: a Bologna le tecnologie per la visione industriale
Articolo successivoPerché la trade war di Trump danneggia l’industria italiana






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui