Nello stabilimento si producono surgelati a marchio Buitoni. L’ampliamento della rete elettrica rientra in un più vasto progetto di potenziamento delle capacità produttive del sito
ABB si è aggiudicata la fornitura di un quadro di distribuzione secondaria in media tensione tipo UniSec per lo stabilimento Nestlé di Benevento. Il quadro sarà dotato di relè di protezione REF615, con protocollo di comunicazione IEC61850 e messaggistica GOOSE, e la fornitura comprende anche lo studio di selettività MT/BT. L’ampliamento della rete elettrica dello stabilimento di Benevento è parte di un più vasto progetto di potenziamento delle capacità produttive. A dicembre dello scorso anno Nestlé ha annunciato un piano di investimenti per complessivi di 48 milioni di euro con l’obiettivo di trasformare lo stabilimento, oggi focalizzato sulla sola produzione per il mercato domestico, in un “hub internazionale” dedicato allo sviluppo di competenze e alla produzione delle pizze Buitoni.
«Si tratta del primo progetto che realizziamo per il Gruppo Nestlé, con il quale abbiamo già lavorato in passato – ha detto Corrado Guarnieri, account manager – con l’utilizzo degli innovativi relè REF615, che hanno la possibilità di comunicare tra di loro e con il sistema di controllo della rete e consentono di spingere la selettività a un livello molto elevato. La comunicazione tramite rete ethernet cablata o wireless, basata sul protocollo IEC61850, assicura rapidità di intervento e configurazioni per l’allacciamento anche a Smart Grid».
I quadri utilizzati, UniSec di media tensione isolati in aria fino a 24 kV, 1250 A, 25 kA sono fabbricati nello stabilimento ABB di Dalmine, garantiscono alti standard di affidabilità e continuità di servizio: la gamma è interamente progettata e testata secondo la norma IEC 62271-200 e presenta elevati valori di tenuta all’arco interno. Offrono un’ampia gamma di unità funzionali e permettono di realizzare soluzioni personalizzate, facili modifiche, rapide sostituzioni e ammodernamenti degli accessori principali. Il ridotto numero di componenti e la loro standardizzazione richiedono minori risorse per la manutenzione e per la formazione del personale.