Lisa Ferrarini: il sì del Parlamento Europeo apre grandi opportunità per l’industria italiana ed europea. Le aspettative riguardano un incremento significativo dell’export, dove già il Made in Italy è tradizionalmente forte, dai beni di consumo alla meccanica
L’approvazione a Strasburgo del CETA, Comprehensive Economic and Trade Agreement,l ’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada, siglato a ottobre dell’ anno scorso a Bruxelles dal Premier canadese Justin Trudeau e i presidenti del Consiglio e della Commissione Ue Donald Tusk e Jean Claude Juncker, dopo sette anni di negoziati, rappresenta un importante traguardo per le imprese europee e canadesi.
E’ questo il giudizio del vicepresidente per l’Europa di Confindustria Lisa Ferrarini sul voto del Parlamento Ue, che 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni, apre la strada all’attuazione dell’accordo, che ora dovrà essere ratificato dal parlamento canadese e dai 38 parlamenti nazionali europei. «Con il vento del protezionismo che soffia sempre più forte era fondamentale che l’Europa battesse finalmente un colpo in favore del libero commercio – dice la Ferrarini – Per la nostra industria si aprono grandi opportunità: il mercato canadese è determinante per numerosi settori.»
« L’abbattimento dei dazi è solo il primo e più immediato risultato,- continua Ferrarini – perché il CETA aprirà i mercati degli appalti pubblici; abbatterà ostacoli tecnici non tariffari; assicurerà maggiore apertura agli investimenti e garantirà più tutela della proprietà intellettuale, tra cui quella specifica relativa alle Indicazioni Geografiche. Questo capitolo dell’accordo, – secondo la vicepresidente di Confindustria – in particolare, rappresenta uno dei principali successi per l’industria alimentare italiana che potrà beneficiare di adeguate garanzie nel mercato canadese.».