Il supercomputer virtuale che combatte la battaglia per la salute

World Computer

Si chiama World Community Grid e permette ai ricercatori di accedere gratuitamente a una straordinaria potenza di elaborazione. Ha sostenuto 27 progetti di ricerca contro il cancro, HIV/AIDS, virus quali Zika ed Ebola.Ora ha ampliato le sue capacità andando sul Cloud IBM.

La storia comincia più di 13 ani fa, quando ha cominciato a funzionare World Community Grid, un supercomputer virtuale che sfrutta la potenza di elaborazione inutilizzata, messa a disposizione da chiunque voglia partecipare, scaricando e installando sul proprio computer o dispositivo android un programma software gratuito.  Con questo software, il dispositivo di ciascun volontario esegue calcoli ed esperimenti virtuali per conto dei ricercatori, facendo uso della sua potenza di elaborazione che, nei momento in cui il dispositivo non è in uso, rimarrebbe altrimenti inutilizzata.







Dalla sua fondazione, il World Community Grid ha sostenuto 27 progetti di ricerca in aree critiche tra cui cancro, HIV/AIDS, virus quali Zika ed Ebola, mappatura genetica, energia sostenibile, acqua pulita e conservazione dell’ecosistema. Ad oggi il World Community Grid ha dato accesso ai ricercatori a una straordinaria potenza di elaborazione gratuita per un valore pari a mezzo miliardo di dollari americani. Più di 730.000 persone e 440 Istituzioni in 80 Paesi hanno donato più di un milione di anni di tempo di elaborazione su più di tre milioni di desktop, laptop e dispositivi mobili android. La partecipazione volontaria ha aiutato i ricercatori a identificare potenziali trattamenti per il cancro infantile, pannelli solari più efficienti e più efficienti sistemi di filtrazione dell’acqua

Ora il World Community Grid – un’iniziativa filantropica di IBM  – si è trasferita su IBM Cloud adottatandolo IBM Cloud per il 100% della propria infrastruttura, compresa quella che elabora i dati di ricerca, distribuisce le attività ai dispositivi dei volontari, convalida e aggrega i risultati e restituisce i dati ai ricercatori. Questo sistema gestisce ogni giorno il flusso di lavoro di circa 2,5 milioni di esperimenti virtuali, eseguiti su oltre 3,4 milioni di dispositivi grazie ai volontari del World Community Grid.

Prima di passare a IBM Cloud, il World Community Grid era ospitato presso un tradizionale data center, ma era necessario un ambiente di hosting più flessibile che agevolasse la scalabilità. Questa infrastruttura sovrintende alla suddivisione delle attività di ricerca tra i dispositivi dei volontari e poi alla convalida e all’assemblaggio dei risultati per i ricercatori mano a mano che vengono completati.

Il World Community Grid potrà così usufruire in cloud di oltre 55 data center in 19 Paesi e di una rete dedicata per migliorare la velocità e le prestazioni. Nell’ambito della migrazione, il World Community Grid ha anche adottato le migliori prassi dei DevOps e implementato strumenti di automazione IBM e open source, come ad esempio IBM UrbanCode Deploy, che consentiranno di svolgere in modo più efficiente aggiornamenti di siti web, upgrade tecnici e monitoraggio di problemi di sistema.

Per ulteriori informazioni sul World Community Grid e per donare volontariamente potenza di elaborazione inutilizzata, cliccare qui .

 














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