IBM : l’Italia è pronta per Industry 4.0

Fare sistema e favorire un vero e proprio salto culturale. Per Big Blue il Piano Calenda offre finalmente l’opportunità di colmare il divario accumulato negli anni di crisi e di abilitare la digitalizzazione.

Il decollo dell’Industria 4.0 può avvenire anche in Italia. Le misure del Piano Calenda costituiscono il terzo elemento determinante, assieme alla fine di una politica monetaria espansiva della BCE, e alla maturazione delle tecnologie che possono sostenere lo sviluppo. La valutazione è di IBM Italia, secondo cui la strategia delineata dal Piano Calenda è ora chiara per tutti,  ora ci si può lasciare alle spalle le esitazioni e  promuovere una fase di collaborazione. Viene riconosciuto come elemento importante che al centro del Piano siano stati posti i temi dell’innovazione organizzativa, dello sviluppo delle competenze e del trasferimento tecnologico sul territorio.







L’Italia non puo’ permettersi di sprecare altro tempo

«E’ il momento di fare sistema e di favorire un vero e proprio salto culturale». E’ questa la dichiarazione d’intenti di Enrico Cereda, amministratore delegato di IBM Italia. «Le condizioni sul campo sono, a nostro avviso, irripetibili. Come seconda potenza manifatturiera d’Europa, l’Italia non può permettersi di sprecare altro tempo. Abbiamo bisogno di colmare il divario accumulato negli ultimi anni di crisi: penso al tessuto industriale, soprattutto alla piccola e media impresa, che dà linfa al nostro Made In Italy sul mercato globale. »

Enrico Cereda Ceo IBM Italia
Enrico Cereda AD IBM Italia
IBM partner strategico delle imprese

Per IBM la potenza di Internet of Things, Cloud, Cognitive e l’Intelligenza Artificiale sono tutti additivi da mettere nel motore della ripresa economica, con un respiro progettuale che deve far leva su una veloce scalabilità delle scelte e delle soluzioni. Il tutto in un’ottica di ecosistema, di ‘innovazione aperta’ in cui gli attori del processo – aziende, partner, fornitori, università e start up – lavorano a stretto contatto in un rapporto di condivisione e di scambio continui. «Ecco perché – conclude Cereda – IBM si candida a essere il partner strategico delle imprese, sia dal punto di vista tecnologico e della consulenza, accompagnandone il processo di trasformazione digitale di cui la Fabbrica 4.0 è la chiave di volta»”.

Gli asset a disposizione

Una candidatura a un ruolo importante nello sviluppo dell’ Industry 4.0 nazionale, per il quale IBM mette a disposizione del Paese una visione internazionale, best practice maturate in tutti i mercati e investimenti, sia in Europa in Italia, che hanno una sostanziale ricaduta in termini di innovazione. Ma sopratutto realizzazioni chiave per l’ Industry 4.0. Basti ricordare il Watson IoT Center di carattere globale appena aperto a Monaco di Baviera, il progetto di insediare in Italia il Watson Health Center continentale e il Cloud Data Center inaugurato in provincia di Milano nel giugno 2015, il primo aperto in Italia.

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Cloud Data Center di Milano, una sala che ospita i server

 Il Cloud Data Center di Milano

Situato a Cornaredo, in provincia di Milano, il sistema per il cloud basato su infrastruttura SoftLayer consente di gestire e immagazzinare dati con una capienza di 11mila server e una potenza di 2,8 megawatt. Questa infrastruttura serve per rispondere alle esigenze di un mercato in rapida crescita per il cloud–computing, uno degli elementi chiave per lo sviluppo di Industry 4.0. Secondo dati dell’osservatorio Cloud & Ict As a Service del Politecnico di Milano, nel 2014 si è registrata una crescita di questo mercato emergente del 31% rispetto all’anno precedente, con una spesa totale di oltre 1,18 miliardi di euro.

Very large amount of color coded cables on back of row of network servers
Cloud Data Center di Milano, cavi sul retro dei server
Un forte sostegno alla crescita digitale

Il Cloud Center di Milano si aggiunge ai Centri Soft Layer Emea ( Europa, Medio Oriente ed Africa ndr.) di Londra, Parigi, Francoforte e Amsterdam ed è collegato al network di facilities IBM su scala globale, una rete di oltre 40 centri gemelli. Per lo sviluppo del network, nel 2014 IBM ha messo a disposizione 1,2 miliardi di dollari. Da Milano le connessioni ai servizi Softlayer in Europa si attuano in meno di 30 millisecondi, il che significa che i dati possono essere trasmessi rapidamente, e questa è la chiave per soddisfare una larga varietà di esigenze. Il sistema per il cloud basato su infrastruttura SoftLayer punta a sostenere la crescita di ogni tipo di organizzazione, dalla Pubblica Amministrazione alle imprese, startup comprese.

Row of computer network servers in clean room
Cloud Data Center di Milano, file di server in una clean room

IBM e il cloud

L’impegno di IBM nell’area del cloud è importante: dei 7534 brevetti con i quali l’azienda ha stabilito il record 2014 per il 22° anno consecutivo, 1560 appartengono a quest’area. Nel 2015, IBM ha investito 4 miliardi di dollari nelle aree strategiche che, oltre al cloud, comprendono analytics, mobile, social e sicurezza. La piattaforma cloud di IBM è utilizzata da 30mila clienti in tutto il mondo, comprese 47 delle aziende al vertice della classifica Fortune 500.Nel primo trimestre 2015, il fatturato cloud di IBM ha registrato una crescita del 75% anno su anno. Nel 2014, il giro d’affari nel settore si è attestato a 7 miliardi di dollari. Risultati che giustificano le analisi di società come Sinergy Research che posizionano IBM al vertice del cloud ibrido, un servizio cloud integrato che sfrutta cloud sia privati che pubblici per svolgere funzioni distinte all’interno della stessa organizzazione.

Watson Health Center
Il Ceo di IBM Rometti e l’ex Primo Ministro Renzi presenziano alla firma dell’accordo per il progetto del Watson Health Center di Milano

Il Watson Health Center

Il progetto siglato il 31 marzo a Boston da Ginni Rometty, CEO mondiale di Ibm, e dall’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prevede la realizzazione della struttura alle porte dell’ex area Expo, all’interno del progetto Human Technopole, con un investimento da parte di Ibm fino a 150 milioni di dollari. Tra gli ambiti in cui opererà il   Watson Health Center, vi sono gli strumenti di oncologia predittiva, gli studi sulle malattie neurodegenerative e le terapie virali, con la possibilità di utilizzare tutti i brevetti Ibm . Nel frattempo, Ibm sta promuovendo una sorta di Watson Club Italia, ecosistema composto da un pool di start up nella healthcare e nella PA.

 














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