Eni: primo pozzo nell’offshore messicano

Amoca-2 è primo pozzo perforato da una major petrolifera internazionale in Messico dopo la riforma nel settore dell’energia del 2013. I volumi sono in fase di valutazione, ma i primi risultati indicano già un potenziale superiore alle stime originali.

Eni, presente in Messico dal 2006,  e dal 2015 con la sua controllata al 100% Eni Mexico, ha perforato con successo il pozzo Amoca-2. Il pozzo,  si trova nelle acque poco profonde (25 m) delle Baia di Campeche, nell’offshore del Messico, a 200 km a ovest di Ciudad del Carmen. La perforazione ha raggiunto una profondità totale di 3500 metri e ha incontrato circa 110 metri di mineralizzazione a olio, di cui circa 65 metri in nuovi livelli profondi precedentemente non raggiunti.

DeScalzi_Eni
L’ AD ENI Claudio De Scalzi

Il pozzo ha confermato la presenza di olio a 18° API negli orizzonti più superficiali, mentre i nuovi livelli sabbiosi profondi contengono olio leggero di ottima qualità. I volumi sono in fase di valutazione, ma i primi risultati indicano già un potenziale superiore alle stime originali. «Questo importante risultato- ha commentato l’AD di Eni Claudio Descalzi – sul primo pozzo operato in un paese nuovo per Eni, conferma le nostre capacità esplorative  ed è una ulteriore dimostrazione dell’efficacia del  Dual Exploration Model. Concentrandoci su asset convenzionali ad alto interesse partecipativo e operatività, riusciamo ad accelerare le attività di esplorazione, valorizzandole in anticipo in caso di scoperta e ottenendo opportunità di sviluppo competitive, così da massimizzare il valore per i nostri azionisti.».




















Articolo precedenteAll’ Aim di Borsa Italiana l’industria fa guadagnare gli investitori
Articolo successivoLeonardo: nuovi ordini per la flotta elicotteristica del Pakistan






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui