e.DO, il robot che aiuta a imparare

Comau_Robo-Scuola

Un robot antropomorfo progettato e realizzato da Comau aiuterà gli studenti  nello studio della matematica e dell’arte nelle scuole piemontesi: è il progetto Robo-Scuola

Si chiama e.DO, è un nuovo robot antropomorfo progettato e realizzato da Comau in modalità “aperta”, e per la prima volta farà il suo ingresso nelle aule scolastiche per essere utilizzato a fini didattici ed educativi. Obiettivo: facilitare l’apprendimento scolastico in classe attraverso una collaborazione interattiva “studente-robot”. E’ la finalità del progetto Robo-Scuola, realizzato dall’associazione Dschola in partnership con la Fondazione CRT e Comau per circa 3.000 studenti piemontesi dai 6 ai 19 anni e un centinaio di docenti.







Fino a maggio saranno coinvolte complessivamente 38 scuole in Piemonte, di cui 14 primarie, 11 secondarie di primo grado e 13 secondarie di secondo grado, che già partecipano al progetto Diderot della Fondazione CRT. Per gli alunni non si tratterà di cimentarsi con lo studio della Robotica – come già accade in diverse realtà scolastiche – ma di utilizzare il robot come un vero e proprio strumento didattico, capace rendere più intuitiva e affascinante la comprensione di normali materie di studio, quali la matematica e l’arte.

Come funziona Robo- Scuola

Ogni scuola coinvolta partecipa al progetto con tre diverse classi: gli studenti sono chiamati a frequentare un modulo specifico, che prevede una lezione di arte o di matematica, della durata di 100 minuti, facilitati dalla presenza di un divulgatore scientifico. Gli alunni dovranno imparare in primo luogo a conoscere come funziona un robot e i quali sono i suoi componenti, assemblandone alcune parti. Il robot che verrà “creato” in aula sarà poi utilizzato dagli studenti per svolgere le diverse attività didattiche. I risultati di apprendimento raggiunti grazie a Robo-Scuola saranno valutati dai docenti in base a parametri e obiettivi stabiliti nelle fasi preliminari del progetto.

Matematica: calcoli per il movimento geometrico

Per facilitare l’apprendimento della matematica, ad esempio, gli studenti delle scuole primarie avranno il compito di movimentare sagome di figure geometriche mediante un robot su cui è montata una pinza, per poi collocarle in un’area definita di cui dovranno calcolare il perimetro. Nelle scuole secondarie, invece, grazie a un robot dotato di uno strumento grafico, gli allievi dovranno individuare dei punti nello spazio e tracciare delle curve su un piano cartesiano.

Una delle invenzioni di Leonardo da Vinci. Photo by Antanana

Arte: Leonardo Da Vinci e le sue macchine “robotizzate”

Per gli studenti delle scuole primarie e secondarie che frequenteranno il modulo di arte, invece, il progetto Robo-Scuola sarà dedicato alle invenzioni di Leonardo da Vinci, che verranno studiate e confrontate con l’uso delle moderne tecnologie robotizzate. Grazie all’impiego del robot saranno eseguite le operazioni tipiche di alcune macchine inventate da Leonardo: ad esempio, la capacità di movimentazione di oggetti condotta da un robot attraverso una pinza, sarà messa in analogia con quella della gru ideata dal famoso scienziato.

«Questo programma di studio dimostra concretamente l’importanza che i robot possono assumere anche in un contesto educativo e con finalità didattiche piemontese – afferma Donatella Pinto, Responsabile delle Risorse Umane di Comau – Il robot assume infatti i caratteri di uno strumento di lavoro per allievi e insegnati, utile per sviluppare nuove competenze all’interno di un panorama formativo in continua evoluzione e aperto al cambiamento».

Oltre al percorso didattico in aula, il progetto Robo-Scuola dà agli istituti coinvolti anche la possibilità di partecipare a un bando di concorso sul tema della “cooperazione tra robot ed esseri umani”. Entro l’8 aprile 2017 gli studenti dovranno inviare un elaborato (foto, video, disegno, ecc…) al comitato organizzatore.

 














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