Come l’ IoT cambia il volto della manifattura: l’alleanza Salvagnini – Microsoft

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di Luigi Dell’ Olio ♦ Una attenta governance, disponibilità di budget e apertura al cambiamento culturale. Questi gli elementi base necessari a una azienda che decide di dotarsi di tecnologie fortemente innovative per cogliere al meglio tutti i vantaggi della digital transformation. Una roadmap di servitizzazione dei prodotti che si è concretizzata nel progetto Links.

 







Come portare la tecnologia più avanzata a diventare il motore dell’industria. L’alleanza tra Microsoft e Salvagnini per molti aspetti è un esempio da manuale della collaborazione tra “vecchio” e nuovo mondo, almeno a voler considerare le categorie della narrativa tradizionale. Perché poi, a ben guardare, proprio la manifattura si sta rivelando il comparto dell’economia nel quale ambiti di sviluppo come l’internet of thing e il machine learning possono avere i maggiori spazi di sviluppo.

Salvagnini Italia (Sarego VI) – HQ
Salvagnini Italia (Sarego VI) – HQ

Primato mondiale nelle pannellatrici

Salvagnini è un’azienda del vicentino che progetta, produce e vende macchine per la lavorazione flessibile della lamiera e dell’automazione, con un fatturato che supera attualmente i 320 milioni di euro. Conta 1.500 dipendenti, di cui 700 in Italia. Leader mondiale nella tecnologia della pannellatura, l’ azienda è dotato di cinque stabilimenti produttivi (tre in Italia, uno a testa in Austria e Stati Uniti), 23 sedi operative, 31 centri di assistenza e 5300 installazioni in 75 Paesi (vedi box fondo  pagina).

Le tecnologie dell’azienda sono implementate nei sistemi di punzonatura/cesoiatura, pannellatura, piegatura, taglio laser a fibra, sistemi di produzione automatici Fms/Fmc, connessioni, magazzini e software proprietario. Il comparto nel quale opera Salvagnini è caratterizzato da una forte competizione sul lato dell’offerta, una condizione tale da permettere di fare la differenza solo tramite i dettagli. A cominciare da una migliore capacità di collaborazione con la clientela.

Il ruolo dell’IoT

Parte da  qui la decisione di puntare sull’Internet of Things per integrare nei propri macchinari servizi di monitoraggio e assistenza da remoto, in grado di migliorarne l’efficacia nelle diverse fasi della produzione. In questo modo il gruppo veneto punta a ottimizzare la raccolta di dati provenienti dal parco macchine e a trasformarli in informazioni strategiche sulle performance, allo scopo di anticipare anomalie ed evitare malfunzionamenti. Grazie a questo tipo di analisi è possibile inoltre identificare aree di miglioramento e abilitare il perfezionamento dei macchinari in relazione alle specifiche destinazioni d’uso dei clienti, migliorando così il processo di sviluppo dei prodotti per consolidare il vantaggio competitivo.

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Salvagnini: Pressopiega 4.0

La spinta del cloud

Su questa base nasce  l’idea di allearsi con Microsoft per dar vita a una roadmap di servitizzazione dei prodotti che si è concretizzata nel progetto Links. La collaborazione è stata avviata lo scorso anno con una prima fase prototipale, che ha consentito di disegnare l’architettura della soluzione, per proseguire con una fase pilota (conclusasi a fine 2016) che ha permesso di definire con maggior dettaglio le linee guida per lo sviluppo del progetto effettivo, attualmente in corso.

Grazie alla condivisione dei dati ricevuti dalle macchine, è possibile monitorare costantemente i parametri di funzionamento, con il vantaggio di poter attivare interventi che riducono il rischio di fermo macchina e determinano un progressivo miglioramento dell’operatività complessiva. Si punta quindi a un servizio non più meramente reattivo, ma proattivo che consenta di attivare azioni prima della rottura della macchina.

Il target del futuro prossimo è la manutenzione predittiva e si sta già lavorando alla correlazione tra eventi, alla definizione di comportamenti “normali” e alla definizione di modelli predittivi con l’obiettivo di ottimizzare la gestione complessiva della manutenzione. Il progetto fa leva sulla piattaforma cloud Azure di Microsoft, che consente a Salvagnini di gestire il servizio in modo flessibile, scalando in base ai picchi di utilizzo. Tutto questo con una garanzia di business continuity e disaster recovery e potendo fare affidamento su massima sicurezza e privacy.

Salvagnini America (Cincinnati OH)
Salvagnini America (Cincinnati OH)

Benefici in tre direzioni

Facendo leva sull’integrazione tra la qualità tecnologica di Salvagnini e le nuove soluzioni di Microsoft l’obiettivo è migliorare la relazione con la clientela assicurando un rapporto continuativo di business partnership basato sui dati. Tramite Links, Salvagnini assiste il cliente per un utilizzo ottimale dei macchinari tarato sulle necessità specifiche del singolo, rilevando situazioni anomale e riducendo il rischio di guasti.

I benefici riguardano in primo luogo l’area delle prestazioni, come il calcolo dell’OEE (Overall Equipment Efficiency): il solo fatto di rendere oggettivo e condiviso tale parametro ha innescato circoli virtuosi di miglioramento. L’OEE diventa, infatti, il punto di partenza di un’analisi che le due utenze – cliente e specialista Salvagnini – possono effettuare all’interno del sistema. Sono state definite diverse aree di analisi di funzionamento del sistema e soglie target e si stanno costruendo nuovi strumenti di identificazione dei problemi in tempo reale.

Salvagnini Maschinenbau (Ennsdorf)
Salvagnini Maschinenbau (Ennsdorf)

I benefici sono importanti anche in termini di relazione. Le nuove tecnologie stanno semplificando le relazioni tra persone basate sul monitoraggio dei processi industriali. Le relazioni evolveranno nel tempo e richiederanno nuovi modelli organizzativi e nuove competenze. Gli specialisti di domani saranno sempre meno tecnici in grado di riparare guasti e sempre più consulenti di processo in grado di analizzare e migliorare il quadro produttivo.

Non solo. L’ecosistema stesso delle relazioni è in piena trasformazione: l’esigenza di una gestione intelligente di grandi quantità di dati genera nuove interazioni e opportunità di collaborazione uomo-macchina. Anche le figure commerciali verranno impattate, dal momento che avranno strumenti nuovi per valutare il livello di soddisfazione dei clienti e promuovere il valore del brand. Non si tratterà più di enfatizzare le “features di un prodotto”, seppur di eccellenza, ma in scala più estesa di valorizzare il connubio “prodotto + servizio” di eccellenza, in una logica di relazione forte e di qualità durante il lungo ciclo di vita dei macchinari.

Non vanno poi dimenticati i benefici in termini di sicurezza/privacy. Considerata la più stretta relazione di partnership che si sta delineando con i clienti, prerequisito fondamentale è garantire la tutela dei dati sensibili e di informazioni industriali strategiche per la competitività dei clienti. Grazie al cloud di Microsoft, Salvagnini beneficia di garanzie in linea con gli standard europei e sta conquistando la fiducia anche delle realtà più conservative.

Le sfide dell’integrazione

Detto dei risultati fin qui prodotti e dei possibili sviluppi futuri, non va comunque trascurato cosa può voler dire per un’azienda la scelta di adottare tecnologie fortemente innovative. Si tratta di accettare di dover stravolgere il modo di lavorare, l’organizzazione e spesso anche gli equilibri tra le persone. «Come tutte le trasformazioni anche quella digitale per avere successo richiede un’attenta governance”, racconta Roberto Franchini, digital innovation manager di Salvagnini. “I progetti di innovazione digitale non si limitano a fare meglio e più velocemente quello che già si faceva, ma lo fanno fare in modo diverso. Impongono di rivedere i processi, le organizzazioni, la distribuzione delle responsabilità».

In sostanza, diventa fondamentale un’azione di change management. Il manager ci tiene a sottolineare che Links «non è solo un set di nuovi servizi IoT che migliora le operations dei clienti, ma è un ampliamento dell’impegno di Salvagnini nel fornire eccellenza operativa focalizzata sui risultati dei propri clienti». Se questa collaborazione è un benchmark per altri operatori dell’industria (e non solo), va comunque ricordato che molte aziende italiane stanno perdendo la partita della competitività proprio per la prudenza nell’abbracciare la sfida del digitale, vuoi per limiti culturali, vuoi per carenza di budget per gli investimenti. «Si tratta di due componenti essenziali», riconosce Franchini. «Senza una adeguata disponibilità economica non si potrebbe nemmeno partire; senza la consapevolezza della necessità di cambiamento la probabilità di insuccesso sarebbe altissima La prima componente è scontata, la seconda è più subdola, ma altrettanto importante». Il manager ricorda l’importanza della «integrazione tra Ict e risorse umane».

Moioli
Fabio Moioli, direttore divisione Enterprise Services di Microsoft Italia

Fabio Moioli, direttore divisione Enterprise Services di Microsoft Italia, (della quale A.D. è Carlo Purassanta) spiega le strategie della multinazionale americana in questo ambito. «Il nostro obiettivo è di incontrare in un anno 10mila imprese, avvinarle al tema dell’Internet delle Cose e supportarle nell’immaginare l’evoluzione del loro business. Per raggiungere quest’obiettivo a metà dello scorso mese di febbraio abbiamo inaugurato il nuovo Microsoft Technology Center, all’interno della Microsoft House. L’obiettivo”, -racconta “è far sì che con i nostri strumenti, i nostri software intelligenti e la straordinaria potenza delle nostre capacità di calcolo su cloud globale possano potenziare e ampliare le nostre possibilità, a beneficio di tutti».

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Salvagnini

Da 50 anni il gruppo Salvagnini progetta, produce e vende macchine e sistemi flessibili per la lavorazione della lamiera: punzonatrici, pannellatrici, pressopieghe, macchine taglio laser in fibra, linee FMS, magazzini automatici e software.  Offre un servizio diretto di assistenza in oltre 30 paesi con  una copertura  garantita da 23 società operative che si occupano esclusivamente di vendita ed assistenza tecnica, dislocate in tutto il mondo: USA, Canada, Brasile, Messico, Cina, Giappone, Corea del Sud, Malesia, India, Tailandia, Emirati Arabi Uniti, Italia, Francia, Svezia, Danimarca, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, CIS ed Austria; a queste si affiancano altri 7 centri di assistenza dislocati in altrettanti paesi con personale altamente specializzato.

                                                                            Stabilimenti produttivi

• Italia

o Salvagnini Italia (Sarego VI) – HQ

 Punzonatrici, sistemi laser, pannellatrici, punzoni
 R&D, manufacturing, service
 700+ dipendenti
 45.600 m2 coperti
o Salvagnini Robotica (Brendola VI)

 Presso-piegatrici
 Manufacturing
o Salvagnini Industriale (Montefredane AV)

 Magazzini e connessioni
 Manufacturing

• Austria

o Salvagnini Maschinenbau (Ennsdorf)

 Pannellatrici
 R&D, manufacturing, service
 380+ dipendenti
 18.200 m2 coperti

• USA

o Salvagnini America (Cincinnati OH)

 Punzoni
 Manufacturing, service

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