Anie: smart thinking

La Federazione  Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche ha un nuovo Presidente, Giuliano Busetto, che a Milano ha presentato i driver di sviluppo
su cui punta l’industria più innovativa del settore manifatturiero italiano

Pessimisti nelle previsioni, ottimisti nelle aspettative. Potrebbe essere questa la didascalia in calce alla giornata milanese dell’ Assemblea di Anie, che da oltre 70 anni è la “casa delle tecnologie” destinate ai mercati strategici quali Infrastrutture e Building, Energia e Industria. Le oltre 1200 imprese associate, riunite nelle 14 associazioni, hanno incoronato nuovo presidente Giuliano Busetto, che dal 2008 è CEO del settore industriale di Siemens per l’ Italia e alcuni paesi dell’ area mediterranea.







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Giuliano Busetto, Presidente Anie

Non c’è innovazione senza tecnologia supportata da Ricerca e Sviluppo, e il primato italiano in questo ambito con un investimento quest’anno intorno al 4 per cento del fatturato globale rende le imprese Anie un osservatorio privilegiato per capire i trend del panorama industriale italiano e il livello della sua competitività.

relazione-busetto-2I dati e gli scenari

L’ industria elettronica ed elettrotecnica conta 54 miliardi di Euro di fatturato aggregato, 29 miliardi di Euro sono le esportazioni, (pari al 54 per cento sul fatturato lordo,) con un saldo positivo della bilancia commerciale di 14 miliardi di euro. 410.000 gli addetti.

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Il contesto 2016 per le imprese elettrotecniche ed elettroniche è meno dinamico di quello dell’ anno precedente, in linea con il quadro macroeconomico, con Pil e commercio mondiale in rallentamento e di molto inferiori alla media storica. Nello specifico c’è un andamento differenziato tra comparti: in flessione cavi ed energia, stabilità per i comparti del Building, segno positivo per il settore dei trasporti ferroviari. La crescita è invece sensibile nella automazione industriale, nella componentistica elettronica e nella sicurezza.

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Nel 2016 la variazione positiva media del fatturato aggregato stimata sarà del + 0,8 per cento, a fronte dell’ incremento del fatturato pari a + 5,8 per cento del 2015.
La ripresa in Europa secondo il Centro Studi di Confindustria procede a ritmi lenti: la previsione è di una crescita del PIL europeo del + 1,5 rispetto all’anno scorso, per l’Italia sicuramente inferiore. Del nostro paese preoccupa anche la situazione degli investimenti. In particolare nel 2016 l’incremento degli investimenti totali sarà dell’ 1,8 pr cento, ma nel 2017 scenderà al 1,3 per cento.

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Le previsioni dei settori Anie per quest’anno sono in linea con i dati del manifatturiero italiano secondo l’analisi pubblicata da Prometeia e Intesa San Paolo nell’ ottobre scorso che prevede, dopo un positivo 2015, un 2016 con un ritmo di recupero inferiore alle attese. Nel triennio 2016 -2018 un profilo positivo del fatturato ma piu’ contenuto rispetto al recente passato: + 1,2 nel 2016, + 1,4 nel 2017, + 1,6 nel 2018, con una crescita della quota delle esportazioni, ma in maniera più contenuta rispetto alle attese.

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Parola d’ordine per il futuro: trasversalità

Se questo è, a partire da oggi, il quadro del trend economico prevedibile alle soglie del nuovo anno,
posizionato con più chiarezza nei confronti del futuro nel lungo periodo è il programma di presidenza che individua gli indirizzi d’azione fino al 2020. Sono tre i driver indicati da Busetto e dalla sua squadra di cinque vicepresidenti.

Le infrastrutture intelligenti

Nel futuro l’Italia avrà sempre più bisogno di un sistema infrastrutturale intelligente e lo renderà tale una serie di tecnologie che ne definiranno gli standard di sicurezza, funzionalità operativa, controllo ed interconnessione. Questo vale sia per le reti di pubblica utilità ( rete ferroviaria, rete energetica, rete dei servizi ) che per le costruzioni e gli edifici. Anie ha il dominio delle tecnologie innovative e smart nelle reti, nella mobilità e nelle città intelligenti. La valorizzazione di queste tecnologie presso le autorità, le grandi committenze e i ministeri sarà una delle linee d’azione.

Anie punta a spingere l’uso di tecnologie digitali nel settore del building, soprattutto per quanto riguarda l’adeguamento in sicurezza degli impianti tecnologici nelle costruzioni. La federazione guidata da Busetto auspica che il Piano Casa Italia, lanciato dalla Presidenza del Consiglio all’ indomani del sisma che ha colpito le regioni del Centro Italia ospiti un ampio capitolo dedicato all’ argomento sicurezza che per Anie è strettamente correlato all’ innovazione tecnologica e alla sua implementazione. In Confindustria Anie partecipa al gruppo di lavoro per promuovere una sorta di “Fascicolo del Fabbricato”, in grado di contenere gli elementi caratterizzanti l’edificio sia strutturali che tecnologici e impiantistici, compreso l’aspetto manutentivo.

L’energia

Il settore energetico ha un ruolo fondamentale nella crescita dell’ economia del paese. Dal punto di vista del mercato dell’ energia, è in corso una evoluzione verso la generazione distribuita e l’integrazione delle rinnovabili nel sistema. Ci sarà la necessità di accompagnare nuove figure come il prosumer e nuovi modelli di business. Tutto questo sarà presto contemplato in un pacchetto di direttive e regolamenti europei, il New Energy Market Design. Le imprese federate in Anie  hanno competenze trasversali per il settore energetico, ancor più quando si tratti di efficienza energetica sia degli edifici pubblici e privati ( in Europa questi sono responsabili del 40 per cento dei consumi di energia e del 36 per cento di emissioni di Co2.) che dell’industria.

La digitalizzazione del manifatturiero

Le tecnologie elettroniche, dell’automazione, meccatroniche già oggi presenti in Anie sono imprescindibili per lo sviluppo della Quarta Rivoluzione Industriale. Il futuro della Smart Factory passa attraverso la progressiva adozione delle tecnologie abilitanti ( IoT, robot collaborativi, Additive Manufacturing solo per citarne alcune) che consentiranno la personalizzazione delle produzione di massa, la flessibilità produttiva e la riduzione del time-to-market , fattori di successo per le imprese manifatturiere. Lo skill delle imprese Anie è aderente al Piano Industria 4.0 di Carlo Calenda che contiene, per il Presidente dell’ Associazione, misure convincenti tese a premiare le imprese che decidono di adeguare e investire nella direzione dell’ Industria 4.0. Direzione che potrà essere percorsa solo a patto di formare nuove professionalità e aggiornando le conoscenze dei lavoratori più maturi. A questo fine Anie intende promuovere una forte azione di collaborazione con le Università tecnologiche.














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